La condanna della “dipendente spia” del Comune di Nembro (di cui abbiamo trattato sul numero di Araberara del 9 marzo scorso) non segna la fine di questa tormentata spy story in salsa nembrese. A parte il fatto che si tratta della sentenza di primo grado, a cui seguirà con ogni probabilità il processo d’appello, ma nei giorni scorsi un altro giudice ha detto la sua su questa vicenda; si tratta del giudice del lavoro, che doveva prendere una decisione a proposito del ricorso presentato dalla dipendente comunale (Giuseppina Tombini, 53enne di Ranica) che chiedeva un risarcimento per mobbing nei suoi confronti.
“La dipendente – spiega il sindaco di Nembro Claudio Cancelli – si era rivolta al giudice del lavoro chiedendo un risarcimento danni di, mi pare, più di 50.000 euro; ci accusava di demansionamento, di mobbing. Noi eravamo fiduciosi e infatti venerdì scorso (il 23 marzo – ndr) il giudice del lavoro ha archiviato la causa, perchè il fatto non sussiste… SU ARABERARA IN EDICOLA DAL 6 APRILE