13 ‘zone’ da riportare in primo piano. Ci sono anche le province di Bergamo e Brescia. L’assessore regionale Sertori: “Obiettivo aumentare l’attrattività dei territori”

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“L’obiettivo di Regione Lombardia è la costruzione di un’azione di sistema che possa dare concretezza alle richieste dei diversi territori di sentirsi protagonisti di una nuova stagione di crescita sociale ed economica, a regia regionale e da costruire con le comunità locali coinvolte. Alla base dell”Agenda del controesodo’, infatti, c’è la profonda volontà di promuovere uno sviluppo sostenibile e integrato dei territori, che sia capace di rilanciare il tessuto produttivo e, allo stesso tempo, di aumentare la qualità della vita delle persone”. Così l’assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, sintetizza il significato dell’approvazione, da parte della Giunta regionale, dello schema di accordo di collaborazione tra Regione Lombardia e il Dipartimento di Architettura e studi urbani (Dastu) del Politecnico di Milano. A carico di Regione Lombardia una spesa di 200.000 euro. Obiettivo è l’attuazione del progetto per ‘La costruzione della Strategia regionale aree interne nel ciclo di programmazione europea 2021-2027’.

“Crediamo molto in questo accordo – continua l’assessore Sertori – che ci avvicina all’obiettivo di valorizzazione e rilancio delle aree più marginali della Lombardia”.

“La Giunta regionale – sottolinea Sertori – ha poi individuato le 13 Aree interne che parteciperanno alla costruzione di una vera e propria ‘Agenda del controesodo’, che intervenga a 360° e in modo coordinato, sia sul fronte degli investimenti tradizionali che su quello del capitale sociale, per accrescere l’attrattività dei territori interessati.

 

Si tratta delle seguenti realtà:

– Valchiavenna (12 Comuni, 24.551 abitanti);

– Oltrepò Pavese (15 Comuni, 10.652 abitanti);

– Alto lago di Como e Valli del Lario (31 Comuni, 38.284 abitanti);

– Lario intelvese e Valli Lario ceresio (34 Comuni, 47.441 abitanti);

– Valcamonica (35 Comuni, 81.644 abitanti);

– Valtrompia, Valsabbia, Alto Garda (42 Comuni, 170.835 abitanti);

– Piambello e Valli del Verbano (52 Comuni, 146.242 abitanti);

– Oltrepò Mantovano (16 Comuni, 94.653 abitanti);

– Valle Seriana e Val di Scalve (42 Comuni, 139.983 abitanti);

– Valle Brembana e Valtellina di Morbegno (62 Comuni, 88.357 abitanti);

– Lomellina (41 Comuni, 69.500 abitanti);

– Laghi Bergamaschi e Sebino Bresciano (47 Comuni, 132.671 abitanti);

– Lario Orientale-Valle San Martino e Valle Imagna (41 Comuni, 136.382 abitanti).

Ogni Area interna sarà chiamata a predisporre un documento di strategia territoriale di sviluppo locale. E, al fine di garantire, ai territori un supporto strategico, Regione Lombardia collaborerà anche con Anci, quale centro di competenza che potrà offrire un supporto di tipo strategico – specialistico nella predisposizione e nell’attuazione delle strategie.

“Il poter collaborare con una realtà di primissimo livello quale il Politecnico di Milano – prosegue l’assessore – ci spinge a dire che ci avviciniamo alla possibilità di arrivare a tagliare un importante traguardo di cui beneficeranno i cittadini lombardi che vivono nei territori delle aree interne e, più in generale, di cui vedranno ricadute positive tutti i lombardi”.

“L’approvazione dello schema di accordo, cui seguirà la sottoscrizione da parte della Direzione generale dell’Assessorato – conclude Sertori – conferma l’attenzione di Regione Lombardia per le aree interne e, più in generale, per quei territori più marginali per arrivare a definire un vero e proprio piano di sviluppo e di opportunità per un futuro diverso. Una sfida, quella delle Aree interne, che vogliamo vincere”.

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