“Penso a noi anziani, che possiamo incontrare difficoltà ad andare in macchina fino a Rovetta. Avremmo bisogno di qualcuno che ci accompagna oppure dovremmo prendere il pullman per raggiungere la banca più vicina… Sarà un bel disturbo”. Ci eravamo lasciati così, con lo sfogo dei cittadini che avevano appreso la notizia della chiusura degli sportelli bancari di Cerete, Onore e Songavazzo. La vicenda non è di certo passata inosservata e continua tutt’oggi a far parlare l’Altopiano. La preoccupazione non è rimasta tra le vie dei paesi interessati, ma è inevitabilmente arrivata anche sulle scrivanie dei primi cittadini. Il motivo principale della scelta, come ci aveva anticipato la presidente dell’Unione dei Comuni della Presolana Cinzia Locatelli, sarebbe il mancato introito delle banche, che chiuderebbero in perdita. Ora, tra le tante domande quella principale è… cosa si può fare? L’abbiamo chiesto proprio ai sindaci, che però, in questo caso, non hanno potere nelle proprie mani, essendo un’azienda privata a voler chiudere la propria attività. ..
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