Profughi. Che sull’Alto Sebino sono puntati i riflettori della Prefettura ma anche degli altri ambiti, perché qui sta per partire un progetto che dalle altre parti non si è ancora visto. Un progetto tra tutti e dieci i Comuni e la Comunità Montana Alessandro Bigoni: “Spalmare i profughi su più Comuni – spiega il presidente della Comunità Montana – vuol dire favorire il reinserimento, non ghettizzare nessuno perché gruppi di decine e decine di profughi contribuiscono ad isolarli e basta, e non creare tensioni nel tessuto sociale. Inoltre i profughi svolgeranno lavori di volontariato all’interno di progetti ben precisi”. Insomma l’uovo di colombo. Almeno sulla carta: “Beh, speriamo….
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