27 giorni a pedalare attraversando tutta l’Europa, dalla piazza di Grumello del Monte fin sotto al mappamondo di Capo Nord. La fatica a farti compagnia, assieme al freddo e al vento che giorno dopo giorno diventavano più intensi. Luca Piroli, Beppe Algisi, Vittorio Gondola e Paolo Oldrati hanno vinto la loro scommessa arrivando in cima al mondo, a Capo Nord, un’avventura che segue quella fatta verso Gerusalemme, altri paesi e soprattutto altri climi. “Abbiamo patito tanto il freddo – spiega Luca Piroli di Grumello del Monte, uno dei 4 moschettieri ciclisti – è stata un’avventura ma sin dai primi giorni il freddo ci ha fatto da compagno di viaggio. Già in Germania c’erano 10 gradi, freschino sopportabile, ma poi in Norvegia il freddo è andato aumentando giorno dopo giorno, a Capo Nord c’erano 3 gradi. Negli ultimi giorni è stato duro ma emozionante, la cosa più bella che ricordo è l’entrata nel circolo polare artico, quando abbiamo passato il 60° parallelo. Lì abbiamo visto anche il sole a mezzanotte con il giorno che durava continuamente per 24 ore. Negli ultimi giorni oltre al freddo abbiamo dovuto fare i conti con il vento, con salite e discese e gli ultimi chilometri abbiamo percorso un tunnel sottomarino che collega all’isola di Mageroya dove c’è appunto Capo Nord. Dopo i primi 3 chilometri in discesa abbiamo affrontato la salita, altri 3 chilometri e finalmente l’arrivo. Da qui poi siamo tornati a casa in camper”.