AZZONE – Precipita un masso sulla Via Mala, paura tra gli automobilisti

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Nelle prime ore del pomeriggio di martedì 21 agosto un masso di grosse dimensioni si è staccato dalla parete rocciosa lungo la Via Mala, ad Azzone, ed ha urtato tre automobili. Sono intervenuti i mezzi di soccorso, ma fortunatamente nessuno è stato ferito in modo grave e soltanto una donna di 44 anni avrebbe riportato delle contusioni. Insieme alle ambulanze sono giunti sul posto anche i vigili del fuoco per la messa in sicurezza della strada, che è più volte stata dichiarata pericolosa per le precarie condizioni dei muri di sostegno del tratto interessato. Daniele Belotti, Roberto Anelli e Gianfranco Masper avevano infatti richiamato l’attenzione dei presidenti delle Province di Bergamo e Brescia chiedendo di “mettere in sicurezza una strada percorsa giornalmente da centinaia di persone” e in modo particolare dagli studenti che raggiungono la Valle Camonica.

Tempestivo è stato il commento del primo cittadino di Vilminore Pietro Orrù che sui social netowork ha scritto: “Breve storia triste: Strada Provinciale della Via Mala al confine tra Bergamo e Brescia (non giochiamo a chi ha meno colpe), ZERO MANUTENZIONE e non mi riferisco solamente ad interventi straordinari (da Amministratore mi rendo conto in primis della vastità del territorio e della scarsità delle risorse), che comunque sono necessari per evitare ad esempio quanto successo oggi (fortunatamente il conducente sta bene); ma la Val di Scalve pare terra di nessuno e va bene che va di moda la riscoperta dei territori selvaggi ma le piante che ci crescono nelle cunette ai lati delle strade mi fanno venire l’ulcera! Sarò anche politicamente avventanto a dirlo, ma oggi voglio esserlo perché sono particolarmente incazzato visto e considerato che tutti transitiamo dalla Via Mala (che tra l’altro è il collegamento principale tra la Val di Scalve e la Val Camonica) più volte anche nell’arco della stessa giornata: c’è necessità di intervento e non ci possiamo accontentare delle bricioline per le macchie di leopardo di asfalto che abbiamo ottenuto dopo infinite richieste e visite presso i competenti uffici; non voglio dover assistere a nessuna tragedia“.

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