Essere bambini qui è quasi impossibile. Polvere, fame, caldo, sete, violenza, avvoltoi, sguardi vuoti. Ma la vita c’è, a filo di sabbia, quella sabbia che si alza e sembra avvolgere tutto, anche cuori e anime che sembrano non vedere. Sud Sudan, centinaia di bambini strappati alle madri per farne dei soldati, mortalità infantile al 75%, milizie governati che rapiscono adolescenti per arruolarli come bambini-soldato. Durante alcuni esami di Stato della scuola Primaria sono stati rapiti 89 ragazzini per farne bambini soldato. Sono tantissimi i bambini che vengono usati per sminare campi minati e altrettanti che vengono venduti a persone benestanti. Questo è il Sud Sudan. Il paese più giovane e povero del mondo. Insomma, il Sud Sudan non è un posto per bambini. .
…Una scuola, un ospedale, un pozzo, sei chiese, strade, ponti e tante altri progetti che stanno per nascere. Non è utopia, è la realtà di una coppia, di una famiglia, qui non ci sono i fondi dell’otto per mille della Chiesa Cattolica o altro, qui non ci sono preti, qui ci sono due cuori e due anime che partendo da una…briciola hanno costruito quello che sembrava impossibile.
Quello tra Bzunesh e Franco Zana è stato uno dei primi matrimoni misti tra una donna etiope e un uomo bergamasco, originario di Sovere, e dalla loro storia d’amore è nato quel lungo ponte di solidarietà tra l’Italia e l’Etiopia rappresentato dal Progetto Briciola Onlus.
Di cosa si tratta? Lo spiega Franco, che vive con moglie e figli a Scanzorosciate ed ha un negozio di frutta e verdura a Bergamo.
“Mia moglie è in Italia da 42 anni, è stata una delle prime donne etiopi ad emigrare qui; ci siamo conosciuti, innamorati e abbiamo formato la nostra famiglia. E’ stata lei l’ispiratrice e la fondatrice del Progetto Briciola Onlus… io le sono andato dietro….
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