CONTROSTORIA: migrante all’incontrario. Ivan da Rovetta

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Ho dei cicli di 10 anni: il primo quello della scuola dell’obbligo; il secondo fino a vent’anni, le prime esperienze e il diploma; il terzo fino a trent’anni a fare quello per cui avevo studiato e cioè il geometra. Infine il quarto ciclo: quello del commercio, in cui gestivo contemporaneamente un bar/edicola e una pizzeria, coadiuvato dalla mia compagna Elena”.

Ivan Savoldelli, classe 1974 di Rovetta, ha fatto quello che in molti fanno da anni: l’emigrante. Spinto dalla voglia di realizzarsi, con l’apporto totale della sua compagna, si è buttato in questa avventura.

Salito su un aereo, è atterrato a Accra, la capitale del Ghana. 2.300 000 abitanti, una moneta, il cedi (leggi sidi) che vale un quarto di euro. Obiettivo: mettersi a disposizione di un’impresa bergamasca per fare il responsabile di cantiere nella costruzione di un nuovo ospedale.

(…)

A distanza di due anni, al prossimo rientro in Africa, la mia compagna e mia figlia (Martina, otto anni) verranno con me. Abbiamo iscritto la bambina ad una scuola internazionale e speriamo di trovare qualche lavoretto nell’ambito della ristorazione anche per Elena. Il Ghana è considerato un paese sicuro: la sanità e gli ospedali sono ad un buon livello: insomma ci si vive bene! (…)

SU ARABERARA IN EDICOLA PAG 13

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