SCALVE – IL VICEPRESIDENTE DELL’AIPA BERGAMO-BRESCIA Giovanni Giudici: “L’agricoltura scalvina deve pensare a innovazione e qualità”. 17 aziende, 600 capi. La “fiera” il 4 ottobre

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L’allevamento scalvino “resiste”, come tutto il settore montano. Che sconta una penalizzazione di partenza. Giovanni Giudici è vicepresidente dell’Aipa (Associazione Interprovinciale Allevatori). Una carica di prestigio a coronamento di anni di lavoro nell’azienda di famiglia di Vilmaggiore (una settantina di capi di bestiame). Arriva l’appuntamento annuale con la tradizionale “Fiera del bestiame” che da tre anni è tornata nella sede storica di Vilmaggiore, la vera capitale agricola della vallke di Scalve.  La storia di questa “fiera” risale addirittura al 1908 (vedi scheda), quindi compie ben 107 anni che probabilmente è un record. Quest’anno l’appuntamento è per domenica 4 ottobre, sul prato a valle della storica Latteria Sociale Montana di Scalve. La “fiera” o “mostra” del bestiame scalvino è organizzata da tre anni a questa parte non più dalla Comunità Montana (che comunque dà un contributo), ma dagli stessi allevatori con il supporto della stessa Latteria. E come ogni anno è questa l’occasione per tastare il polso al settore dell’agricoltura scalvina. Che, come vedremo, sta pensando anche a qualche cosa di più del comparto “allevamento” per la produzione casearia. Ma non anticipiamo. Sentiamo Giovanni Giudici…

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