I PERSONAGGI  

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I PERSONAGGI

(Ar.Ca.)

 

Ester Arzuffi

Ester Arzuffi. La mamma del presunto assassino. L’amante di Giuseppe Guerinoni. La moglie di Giovanni Bossetti. E quei due figli avuti da Guerinoni chiamati Giuseppe come lui e Laura come la moglie di Guerinoni. E quel segreto custodito per 44 anni. Lei, 70 anni, ma ne dimostra molti meno, capelli neri, molto curata, che si era trasferita da Parre a Brembate per lavoro, lei che aveva lavorato alla Festi Rasini di Villa d’Ogna, poi per dieci anni come colf a Brembate e ora badante a Terno d’Isola. Lei che prima ha negato e poi di fronte all’evidenza ha raccontato quegli anni:“Tutte le mattine venivano a prendermi in auto Giuseppe Guerinoni e Vincenzo Bigoni e mi accompagnavano al lavoro”,lei che per quei tempi era già… alla moda, gonne corte e agli uomini piaceva, eccome se piaceva. Lei, che ha custodito in silenzio il suo segreto. Lei che non abbassa la testa, mai. E che il giorno dopo l’arresto del figlio si presenta ai giornalisti con le unghie laccate e lo sguardo fiero: “Non sono mai stata con Guerinoni”, e il dna? “Sarà sbagliato”. Niente da fare. Duri si nasce, mica si diventa. Mantide

 

Giovanni Bossetti

Malato. Da tempo. Anche di depressione. E in un giorno scopre che la moglie lo ha tradito. Che il figlio che ha creduto suo per 44 anni non è suo. Che la figlia che ha creduto sua per 44 anni non è sua. Che il figlio che credeva suo sarebbe un assassino. E che è sulle pagine di tutti i giornali. Giovanni Bossetti da Parre a Terno d’Isola, una vita da operaio e una vecchiaia in ospedale. Non è sopravvissuto a tutto questo: più che eroe, una vittima.

 

Giuseppe Guerinoni

Il padre dell’assassino, stando alla prima sentenza. Quello che è stato descritto come il latin lover… dell’Alta Valle Seriana. L’autista di pullman piacione, che a quel che è risultato amava anche l’avventura (e stando alle ultime ipotesi, anche avventure al plurale). Viene descritto come allegro, compagnone e a quel che è successo anche amante, almeno a giudicare dal vociare della gente dei paesi dell’Alta Valle. Il Guerinoni era uno che ci sapeva fare. Il suo “seme” adesso ha fatto scalpore. Se in appello la sentenza sul figlio sarà confermata varrebbe per lui, comunque incolpevole, il detto che chi semina… vento raccoglie tempesta.

Seminatore

 

 

Massimo Bossetti 

L’assassino, stando alla sentenza di primo grado, vedremo cosa succede in appello. Padre di tre figli, muratore, marito. Poche uscite serali. Ben curato, a volte anche troppo, tre docce solari a settimana, pizzetto ossigenato, muscoli quanto basta, occhi azzurri. Per 3 anni e mezzo non ha battuto ciglio, non ha lasciato trasparire nulla, ha continuato a fare il buon padre di famiglia come se niente fosse. Dottor Jackyll eMister Hyde

 

Vincenzo Bigoni

L’amico di Giuseppe Guerinoni. Autista come lui. Compagno di… avventure come lui. Il primo a confidare ad Anna Carissoni (la nostra giornalista) che Guerinoni avrebbe avuto un figlio fuori dal matrimonio. Da lì si è scatenata la canea, Bigoni poi ‘ripreso’ dalla moglie aveva cercato di cambiare versione. Vincenzo aveva indirizzato gli inquirenti verso le zone dell’Altopiano di Clusone, da lì sono partite le ricerche dei dna delle presunte ragazze madri dell’epoca.

L’uomo che non sapeva tacere

 

Antonio Negroni

L’altro amico di Giuseppe Guerinoni. Ex autista, vive in campagna (alla Selva) a Clusone con la moglie. Intervistato solo da Araberara (Aristea Canini e Pierangelo Zanni) rivela che Guerinoni potrebbe avere un figlio nella Bassa. Dopo quell’intervista la moglie, che non era in casa quando siamo andati a trovarlo va su tutte le furie e impedisce a qualsiasi giornalista di avvicinarlo. Ma ormai il dado è tratto. Negroni viene risentito in Procura, dove peraltro era già stato interrogato. Ed è lì che fa il nome di Ester Arzuffi.

L’uomo della pioggia (di particolari)

 

 

I tre figli di Bossetti

Tre figli che scoprono che il loro papà (forse: aspettiamo la sentenza definitiva) è un assassino. Tre ragazzini che si ritrovano sui social network una gara di insulti nei confronti del loro genitore, chi lo vuole morto, chi addirittura gli augura torture. Loro, altre tre vittime di questa vicenda, sbattuti in una realtà che in… realtà non è virtuale devono crescere in fretta. Vittime

 

 

I genitori di Yara

Fulvio e Maura. Genitori di Yara. Per tre anni e mezzo sono stati zitti. Non hanno fatto polemiche. Non hanno alzato i toni. Nessuna scena all’italiana ma tanta dignità. E il giorno dopo l’arresto di Massimo Bossetti prendono le distanze dai forcaioli e da tutti quelli che chiedono la pena di morte e invitano a pregare per Bossetti. Fiori nella palude

 

 

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