LEFFE – L’INCHIESTA “Leffe? un paese morto, in 25 anni è crollato, speriamo nel sindaco e nel parroco che ci stanno mettendo l’anima. Bei tempi quelli dei Cuertì”

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“Leffe? Un paese triste, ecco cos’è. Oggi c’è in giro un po’ di gente perché è giorno di mercato, ma gli altri giorni è una specie di mortorio. Rispetto a quando ci sono venuta ad abitare, circa 25 anni fa, è un paese irriconoscibile, guardi anche solo i tanti cartelli con scritto “vendesi” e “affittasi” sui muri delle case, degli uffici e degli edifici industriali abbandonati….”.

La signora di mezza età traccia questo quadro scoraggiante del paese adagiato in quella che una volta era chiamata “la conca d’oro” per via della fiorentissima industria tessile, mentre un pensionato rincara:

”E’ un paese distrutto, la crisi economica ci ha fregato tutti, soprattutto i giovani…Veramente i soldi qui ci sono ancora, ma mancano la voglia e il coraggio di investire, i giovani sono come addormentati, non se la sentono di mettersi in gioco e di rischiare, vanno via e vogliono fare altri lavori”….

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