Le minoranze abbandonano polemicamente l’aula: “Standard di qualità ridicolo rispetto ai metri cubi concessi”
Questa è un’altra storia baradella destinata a segnare per forse due decenni lo sviluppo edilizio della città. Nel senso che dopo l’approvazione definitiva di questo “programma di Intervento” chiamato “Rezzara” (anche se il nome è quello originario del complesso scolastico ora abbandonato), a Clusone spazi per altri interventi edilizi si ridurranno al lumicino. Perché ci sarà un’offerta di case e appartamenti esorbitante e già adesso l’offerta è talmente superiore alla domanda (di case) che sono al palo diversi Piani di Intervento già approvati da anni, ma rimasti sulla carta.
Le Suore “Immobiliariste”
Ma partiamo dalla notizia. In Consiglio comunale è approdato per la prima approvazione (poi ci saranno i 60 giorni per le osservazioni e il tutto tornerà in Consiglio per l’approvazione definitiva) il Piano Integrato di Intervento “Rezzara” per complessivi 27.300 metri cubi (14.190 residenziali e 13.110 alberghiero). La richiesta è stata presentata dalla proprietà. E di chi è il complesso edilizio ex istituto scolastico? Lo sanno tutti a Clusone, è delle “Suore della Sapienza” che hanno diretto l’Istituto scolastico che tutti a Clusone chiamavano appunto “Rezzara” in quanto gestito per anni dalla Cooperativa “Nicolò Rezzara”, il pioniere bergamasco di istituzione di scuole cattoliche.
E qui apriamo una parentesi: a Clusone negli ultimi anni i più rilevanti Piani edilizi fanno riferimento a proprietà di Congregazioni di suore: il complesso delle “Suore Olandesi” alle Fiorine, “Villa Gaia”, le “Canossiane”, tutti Piani approvati e tutti… fermi. E ci sarà un motivo se sono fermi. “Basti ricordare– fa osservare il Consigliere Massimo Morstabilini, in rappresentanza delle minoranze che hanno chiesto di ritirare il punto all’ordine del giorno e di fronte al rifiuto hanno abbandonato l’aula, minoranze fortemente critiche già in Commissione su questo Piano – che questi Piani edilizi ammontano a un totale di circa 35 mila metri cubi, un’enormità. Aggiungete i circa 5 mila metri cubi previsti per l’ex Bosio Lina, 4.500 nell’area vicina al cimitero e altri 7 mila e rotti in Collina San Giorgio. Vale a dire che a Clusone si potrebbero già oggi realizzare appartamenti per quasi 50 mila metri cubi extra Piano di Governo del Territorio, che già ne prevede altri 160.000 metri cubi”…
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