Lo scudetto è… nerazzurro. Targato Atalanta. Già, qui non si tratta di Coppa Italia ma dello scudetto…della redditività. Spulciando dati, attingendo a numeri, curiosando nel business del pallone, dando un occhio anche all’inserto economico del Corriere che qualche giorno fa ha ricostruito i conti delle squadre di serie A per scoprire che il costo della rosa completa delle società di calcio non garantisce un risultato sportivo. L’unica eccezione si chiama Juventus che da 8 anni vince lo scudetto e che ha una rosa di calciatori costosissima, quasi 338 milioni di euro di spesa complessiva e 200 milioni servono solo a pagare stipendi lordi. Quindi basta fare alcuni calcoli per scoprire che ogni punto in classifica alla Juve è costato qualcosa come 3 milioni e 373 mila euro, punti costosissimi. Ma almeno i risultati arrivano. Anche se a caro prezzo. Perché a Milano che si spende comunque tanto non succede altrettanto. Il Milan che arranca per trovare un posto che conta ha speso qualcosa come 3 milioni e 267 mila euro per ogni punto conquistato e la rosa ha un costo complessivo di 210 milioni di euro e un monte stipendi che tocca i 121 milioni. E sinora i risultati sono stati davvero irrisori. Anche l’altra sponda milanese spende parecchio anche se i risultati sono meglio di quelli del Milan, monte stipendi a quota 188 milioni, e ogni punto costato 2 milioni e 680 mila euro. Insomma, spesa altissima per risultati medi. Chi invece rende e molto sono Atalanta e Torino. L’Atalanta ha un rapporto costi-punti invidiabile. Percassi spende in stipendi…
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