(Sp 91 sta per Sabrina Pedersoli, classe 91, a quest’età si possono ancora dire gli anni)
Atalanta – Brusaporto e un tifo da… Champions. 9-0 il risultato finale: ad aprire le danze la doppietta di Colley (al 4′ e al 10′), poi gli autogol di capitan Tomasi e di Esposito, il gol di Malinovskyi su calcio di rigore, la tripletta di uno scatenato Traore e il guizzo di Muriel. 45′ il primo tempo, 25′ la durata del secondo, una stretta di mano con gli avversari del Brusaporto poi l’amichevole continua tra Atalanta A e Atalanta B e un arbitro d’eccezione, mister Gasperini.
Il clima a Clusone non è di certo quello di un’amichevole: parlano gli spalti, non c’è un posto libero e il sindaco Paolo Olini anche oggi è in prima linea. C’è anche chi ha trovato posti alternativi per seguire la partita (basta guardare le fotografie), i più piccoli sdraiati a terra pur di incitare i loro beniamini spiando dalla rete, chi invece sceglie il terrazzo di casa o dell’ufficio… per l’Atalanta qualche minuto di pausa ce lo si può anche concedere. L’ingresso in campo dei giocatori è accompagnato dagli applausi, fischio d’inizio e come in ogni partita a tutti piace essere un po’ allenatori e allora spazio ai commenti: “Uno dei più begli acquisti fatti dall’Atalanta negli ultimi anni è stato Gollini” e chi annuisce, senza aver nulla da aggiungere; dal pubblico si alza anche una voce che urla “Forza Brusa” e chi, a bassa voce gli consiglia di non farsi sentire troppo; chi non è più che soddisfatto e commenta “dai un po’ di grinta”. Qualcuno torna ancora con i ricordi alla finale di Coppa Italia: “Scrivilo che non la meritavano quelli della Lazio”. Ma la goleada mette d’accordo tutti e quel “che giocare che fanno” pronunciato in dialetto rigorosamente bergamasco riassume l’entusiasmo dell’intero popolo nerazzurro che si lascia alle spalle lo stadio di Clusone con un grande sorriso.