Quarantacinque anni dalla morte e 110 anni dalla nascita. Anniversari tondi per don Giacomo Vemder, conosciuto come il ‘prete degli sfrattati’, il costruttore della chiesa e della parrocchia di Santo Spirito, e prima cappellano militare e prete della Resistenza, un prete ribelle e libero. La Voce del Popolo di Brescia gli ha dedicato un ampio ricordo, a Lovere parte del lungolago è dedicata a lui e qui la sua storia si tramanda di generazione in generazione. Don Giacomo è morto nel 1974, la Voce del Popolo scrive: “Addolorato per l’oltraggio che un mese prima, appena dopo la strage di piazza Loggia, persone ignote e vili avevano fatto alla sua chiesa (erano andati a scrivere sul muro frasi ingiuriose contro i preti) e alla sua storia”.
Ceratello. Si trovava a Ceratello, piccolo paese sopra Lovere da dove la vista spaziava fino ad abbracciare da una parte tutto il lago e dall’altra gran parte della Valle Camonica, per un breve periodo di riposo che si era ritagliato con fatica dagli impegni parrocchiali. Essendo nato a Lovere (14 aprile 1909), a Ceratello si sentiva a casa. In più, in quel paesello che per raggiungerlo era necessario arrampicare tutta la montagna di fondo lago, lui sarebbe andato volentieri a fare il parroco…
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