BERGAMO L’ANALISI Banche: se comprate un’auto vi informate se fate obbligazioni vi fidate. Sbagliato!

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Una domenica (giorno notoriamente dedicato al relax, al calcio e altre amenità tranquille) il governo ha emanato un decreto legge datato 22 novembre 2015 con il quale salvava nominalmente 4 banche, Banca Marche, Banca Pop Etruria, Cassa Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti. La morte di un cliente, suicida poiché la “sua” banca di fiducia gli ha fatto sparire 100 mila euro di risparmi ha esaltato i vari programmi di intrattenimento televisivi. La perdita del risparmio può portare alla depressione e alla morte e quindi la D’Urso, la Parodi e altre trasmissioni nazionali e locali stanno focalizzato parte della loro tempo sulle traversie sui risparmiatori italici cavalcando il momento di tragedia e di emergenza. Accendi la tv, chi trovi? Politici, economisti, comici, opinionisti tutti accomunati da interessi divergenti ma improvvisamente esperti di finanza! Leggi i giornali e i redattori si inventano nuovi Sherlock Holmes a scovare vecchi possessori di obbligazioni. Anche se è semplice trovarli, basta fermarsi fuori le banche coinvolte.

Le quattro dell’Ave Maria

Da questo giornale sommariamente ho indicato qualche tempo fa le soluzioni che potevano essere adottate in caso di fallimento di banche; o meglio la procedura bail in che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2016. Procedura che verrà attuata in caso di fallimento decretato dalla Gazzetta ufficiale. Le quattro salvate per decreto erano di fatto già fallite. Prendiamo il caso più famoso. O meglio la banca più citata. Banca pop Etruria. Banca del territorio aretino che condivideva con la Banca pop Vicenza l’esclusività di poter detenere dei conti correnti legati all’oro. Sarà una coincidenza che entrambe le banche legate all’oro sono sul lastrico? Ma ritorniamo alla popolare toscana. Una “banca solida vicino al territorio” la solita frase per dire che è vicina alle famiglie e alle imprese. Ebbene su un patrimonio di 500 milioni di euro e con garanzie collaterali rappresentate dalle ormai famose obbligazioni subordinate di seconda fascia, ha elargito prestiti come fanno tutte le aziende del credito. Di questi finanziamenti un primo sommario calcolo indica in 1miliardo e 700 milioni i crediti dubbi elargiti alla clientela di cui 700 di sofferenze ossia difficilmente recuperabili. A chi sono stati elargiti e con quale criterio?…

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