Stanno cambiando tante cose. Che spesso si fa di necessità… virtù. E così da Roma a Bergamo suona un vento di cambiamento, non condiviso da tutti, ma che potrebbe dare una scossa a questa Chiesa tanto criticata. Il Vescovo di Bergamo Francesco Beschi ha puntato sui CET, Comunità Ecclesiali Territoriali, grandi vicariati, che qualcuno ha criticato ma che puntano a ridare nuova linfa al modo di vivere la fede. E per i preti, alla capacità di “convivere e condividere” le scelte. Il che non è scontato. Anche nella Chiesa si è diffuso l’individualismo, ci sono parroci che si sentono, se non Papi in pectore, almeno Vescovi. Il vero Vescovo in questi giorni ha completato un trittico che mira a smuovere cuori e coscienze. Almeno tenta.
Si punta anche sul nuovo sito della Diocesi che cerca di dare nuovi spunti anche ai giovani: “Un trittico – si legge – che si completa: dopo “Un cuore che ascolta” e “Uno sguardo che genera”, il nuovo cammino che il Vescovo Francesco traccia per la nostra diocesi è “Una voce che invia”. Partendo dall’immagine di una donna, la Maddalena, che alla mattina di Pasqua porta l’annuncio della risurrezione agli Apostoli chiusi paurosi nel cenacolo, scrive: “Con questa lettera intendo dare compimento ad un percorso triennale dedicato alla relazione tra Comunità cristiana e i giovani. Non ci siamo domandati soltanto che cosa la Chiesa può fare per i giovani, ma anche che cosa i giovani possono fare per la Chiesa”. Che riecheggia un famoso discorso kennediano.
“Il mandato per il nuovo anno pastorale ha come orizzonte vitale quello della riforma della Diocesi che al posto dei vicariati ha visto nascere le Comunità Ecclesiali Territoriali (CET), che vedono i laici protagonisti di un dialogo con il territorio, accanto alle Fraternità Presbiterali”. Insomma spazio ai laici anche per far fronte al calo di vocazioni. E anche qui ci si scontra con atteggiamenti discordanti sul territorio, parroci che li considerano come semplici esecutori (il che comporta una selezione al… ribasso) e altri che gli affidano responsabilità nell’evidenza che i preti scarseggiano e certi compiti possono essere delegati. …
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