“E’ tornata la prima Repubblica”. Il commento è del Fafo, Fabio Ferrari, uno degli attuali cinque candidati a sindaco. Che si ridurranno a tre anche se qualcuno arriva a predire che ci sarà addirittura una sola lista.
Ma il dato di novità di queste elezioni castionesi è che non gliele frega molto a nessuno. A qualcuno sì, qualcosa gliene frega, ma con moderazione. Finiti I tempi in cui ci si scammava un anno prima per un voto e una candidatura. Cosa è successo? Che non c’è più trippa per gatti. E allora… “Vai su a fare?”. Cosa impensabile già cinque anni fa, quando ancora c’era un PGT da rifare o da confermare. Veramente pochi ricordano che anche 5 anni fa ci furono 628 castionesi che non andarono a votare. Se aggiungiamo le 64 schede nulle (64 che avevano scritte più o meno insultanti o l’hanno solo scarabocchiata) e 26 schede bianche si arriva a 718 (24,12%) che non hanno votato, un numero che sarebbe entrato in competizione con le liste in lizza visto che Mauro Pezzoli ha vinto con 877 voti, che Sergio Rossi lo ha seguito con 777 e che Fabrizio Ferrari si piazzò terzo con 599 voti. Ma soprattutto il disinteresse ha contagiato anche chi si candiderebbe ma è venuto a sapere che, oltre a non esserci più trippa per gatti nel campo edilizio nel paese delle storiche 10 immobiliari, non ci sono soldi per investimenti. “Colpa dello Stato che si mangia le nostre tasse” è la sentenza della stessa maggioranza.
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