LA STORIA Demenza senile “I vecchi subiscon le ingiurie degli anni non sanno distinguere il vero dai sogni”

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Franca che nella confusione dei ricordi

va a cercare il suo amore perduto in giardino

Un viaggio nel mondo degli anziani negli istituti della provincia di Bergamo, una storia d’anima e di anime…

Anche ieri l’infermiere mi ha detto che mia mamma ha fatto i capricci”.

Adele mi racconta la sua storia durante l’intervallo, sbucciando un mandarino, mentre intorno il vociare dei bambini  sempre un po’ troppo alto. Ma che si deve fare? Tre ore seduti sui banchi, fra analisi grammaticale e divisioni: piove e non possono scendere in cortile. Pazientiamo un poco di più oggi e li lasciamo sfogare.

Adele è la mia collega della classe parallela: io insegno italiano e lei matematica. Ci scaldiamo appoggiate al calorifero e ci raccontiamo un po’ di noi.

La sua mamma sta invecchiando.

La sua mamma è quasi una bambina ormai.

La sua mamma ha la demenza senile.

Adele me ne parla spesso, gli occhi che non mi guardano, per un pudore tenero, quasi a voler proteggere chi, per anni, ha protetto lei, accudendo anche i suoi figli, per evitarle le spese di un asilo nido troppo costoso e lontano da casa. La signora Franca io non l’ho conosciuta personalmente: sarà stata bella? Gli occhi scuri o chiari? Le mani affusolate?

Certo avrà avuto dei sogni da ragazza e le gonne appena u po’ più corte per andare a spasso con le amiche; certo avrà messo un velo di rossetto, di nascosto dai suoi genitori, i nonni di Adele, e avrà pensato al suo abito da sposa o sospirato per qualche attore del cinema.

Una donna dolce, ma determinata”, mi dice Adele. Sempre curiosa delle novità e soprattutto di idee aperte, comprensiva, ma senza mai venir meno alle proprie responsabilità. Ma da quando si è ammalata, il suo mondo ha iniziato ad andare all’indietro, come un orologio impazzito.

Mi chiamano spesso dalla casa di cura  ed io corro… se ne va nel giardino da sola e so dove trovarla…”.

Sì, perché la mamma di Adele ha un appuntamento fisso e non lo mancherebbe per nessun motivo al mondo. Un appuntamento importante, che si ripete ogni giorno, in qualsiasi stagione e con qualsiasi condizione meteorologica.

La fuga

E per non rischiare di arrivare in ritardo, ogni pomeriggio, dopo il the delle 16.00, infila le sue pantofole blu, che sembrano sempre più larghe e dentro le quali i piedi smagriscono, fino a che un giorno, forse, non si vedranno neppure più. Indossa la vestaglia “bella”, quella di ciniglia rosa, che mette solo in un’altra occasione, cioè alla messa della domenica mattina; si pettina, si guarda allo specchio ed esce dalla sua camera, puntando dritta verso il giardino….

Le alte valli popolate di anziani

La mappatura dell’indice di vecchiaia nella provincia di Bergamo indica che Valle Brembana, Valle Seriana e Bergamo hanno il più alto tasso di popolazione anziana. Al contrario la distribuzione geografica del tasso di natalità evidenzia maggior concentrazione nell’area della Bassa bergamasca e nell’Est Provincia, zone in cui tipicamente si sono concentrati gli immigrati e che presentano attrattive lavorative e abitative per le coppie giovani, mentre rimane esclusa l’area urbana. Le alte valli presentano i tassi di natalità più bassi. Le cause tumorali e le cause cardio- circolatorie sono le prime cause di morte sia  nei maschi che nelle femmine in tutta la provincia.  Il trend storico è tuttavia in costante diminuzione sia per le cause tumorali (meno nelle donne) sia per le cardio circolatorie . Tuttavia le azioni di prevenzione e di screening attuate dalle Asl e dai diversi ambiti territoriali, indica un deciso calo della mortalità in entrambe le patologie in tutta la provincia. Il tumore alla prostata  è la prima causa di morte negli uomini, mentre il tumore alla mammella lo è nelle donne. Tuttavia, grazie alla massiccia campagna di prevenzione delle Asl e dei diversi ambiti territoriali, il tumore ha sempre meno un esito di morte.

Sono al contrario in aumento i casi di malattie neurodegenerative, in particolar modo il morbo di Parkinson e la demenza. Per entrambe le patologie, la distribuzione dei tassi specifici per età e genere evidenzia l’impatto nelle classi più avanzate, con picco a 78 nei maschi e 82 nelle donne. Più del 50% dei pazienti in RSA presenta una diagnosi di Demenza. ..

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