“Quando a mio papà non andava bene che giocassi a calcio e ho provato il basket, dal primo allenamento mi è subito piaciuto. Mi sono innamorata subito di questo sport”. Chiara Rizzo è una forza della natura. Lo è sempre stata ma soprattutto da quando ha cominciato a giocare a basket. Un amore a prima vista. Uno sport che la sta facendo sognare. “Mi sono approcciata subito bene, pensavo fosse più difficile, in realtà è andata abbastanza bene”. Dai primi tiri a canestro in quinta elementare alla possibilità di giocare tre campionati diversi, tra cui quello in A2 con l’Edelweiss di Albino, cui si aggiungono allenamenti e partite con le nazionali. Tanto impegno e tanto tempo, soprattutto per una ragazza di 15 anni. “Sicuramente è difficile ma la passione mi aiuta, mi piace davvero molto giocare. Anche se è difficile, lo faccio volentieri”. E il suo sguardo dice che su questo Chiara non ha dubbi. “La cosa più difficile è organizzarsi con la scuola, per fortuna però mi aiuta il fatto che già dall’anno scorso ho un progetto dedicato a chi fa sport ad alti livelli, che prevede interrogazioni programmate e assenze giustificate”.
Il tempo libero è quasi assente nella vita di Chiara. “Personalmente non sono una a cui piace molto uscire. Ogni tanto esco se riesco. Certo, tutti i sabato sera gioco, quindi non posso mai andare a ballare come fanno di solito gli altri della mia età, ma questo non mi pesa assolutamente”.
Under 16 elite, under 18 elite e A2. Tre campionati e tanti obiettivi. “Quest’anno, come già l’anno scorso, siamo arrivate all’interzona sia con l’under 16 che con l’under18 e speriamo di arrivare alle finali nazionali. Nella serie A2 le aspettative erano basse ma stiamo andando veramente bene”. 15 anni significa continuare a sperare di migliorare. “A livello personale devo migliorare dal punto di vista tecnico ma soprattutto mentale, il campionato di serie A mi sta aiutando molto sotto questo punto di vista”. …
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