Era da poco passata la mezzanotte del 10 marzo, quando all’Ospedale di Esine, nel pieno dell’emergenza sanitaria che l’intero territorio sta vivendo, è arrivata una di quelle notizie che ti cambiano la nottata, ti disegnano un sorriso e ti donano… Vita. Sì, è proprio la storia di Vita quella di cui parleremo in questa pagina di giornale. Vita è scritto in maiuscolo perché è quella ‘meravigliosa creatura’ che ha saputo illuminare anche la notte più buia. Vita è il nome della secondogenita di Francesca Paduano, che è diventata mamma per la seconda volta. 29 anni ancora da compiere, gli occhi stanchi, ma il cuore pieno di felicità. Vita si è affacciata al mondo in un momento difficile, di quelli che vorresti un giorno raccontare come un brutto sogno.
“Io abito a Costa Volpino da quando mi sono sposata nel 2012 – spiega Francesca dal suo letto d’ospedale -, ho scelto di partorire a Esine perché qui è nato anche il mio primo bimbo, Christopher, che compirà tre anni a fine luglio. E ora è arrivata lei, 2 chili e 970 grammi di perfezione”.
Vita si sarebbe chiamata così comunque, mamma e papà l’avevano già scelto da tempo ma oggi questo nome così speciale sembra portare con sé anche un messaggio e un grido di speranza… “Ha una bella storia, diciamo… particolare. O almeno per me, ma noto che tutte le persone quando sentono pronunciare il nome restano un po’ in silenzio e poi apprezzano, chi si sbilancia di più mi chiede imbarazzato il motivo…
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