(p.b.) La nostra “gola profonda” dà per certo il risultato: “Siamo nei giorni concessi ai creditori per la decisione finale che spetterà al giudice. Ma dalle mie fonti l’operazione è fatta, è certa, non ci saranno sorprese, la Cementir acquista Tavernola, l’impianto produttivo di Cagnano (lazio, ai confini con l’Abruzzo) e 4 ‘terminali’, vale a dire stabilimenti di arrivo del prodotto, soprattutto ‘cemento bianco’ perché la Cementir è il più grande produttore al mondo di questo prodotto. Che non ha niente a che vedere con il ‘cemento grigio’ prodotto a Tavernola”. Quindi il cementificio di Tavernola, come abbiamo scritto più volte, è salvo con l’arrivo di Cementir dei Caltagirone. “Ecco, però non aspettatevi la sensibilità ambientale della Lafarge, quella la rimpiangerete sempre. I Caltagirone sono come i Federici di Sacci, si fanbno gli affari loro e non stanno certo a preoccuparsi della salute pubblica e del benessere dei dipendenti o del paese ospitante. Quindi sindacali e amministrazione dovranno sempre stare sul chi vive, come con Sacci”. Il che non è una bella notizia…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 8 APRILE
