E se dopo i 100 milioni per la statale della Val Cavallina (ne parliamo anche in questo numero dopo aver presentato in anteprima assoluta il tracciato definitivo concordato con l’Anas), arrivassero anche i soldi sufficienti per la variante alla provinciale 91 a Tagliuno di Castelli di Calepio? E’ un’opera che il sindaco di Castelli Calepio Giovanni Benini “fortissimamente volle”, come direbbe Vittorio Alfieri (che non è un politico, ma un drammaturgo e poeta) ma che la Provincia, nel suoi vari passaggi di presidenza, ha sempre valutato di dover fare ma di non poter fare (per mancanza di soldi).
Anche lì il traffico, come in val Cavallina, è caotico, anche se l’imbuto di Tagliuno il sindaco Benini lo ha risolto a suo modo, eliminando il semaforo unilateralmente, con conseguenti attriti con la Provincia, competente su quella strada.
Sarà anche per questo che i soldi non sono mai arrivati? Il problema è che sono tanti, quelli da stanziare, non per lo stato, ma per la Provincia che deve fare i conti della serva per far quadrare gli scarsi bilanci che gli passano regione e Stato…
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