Promossa Tavernola, anche Costa Volpino dopo anni di battaglia contro l’inquinamento e un po’ a sorpresa solennemente bocciato Pisogne. Sono i risultati delle acque del Lago d’Iseo monitorati dalla Goletta dei laghi. Sette i punti monitorati quest’anno dalla Goletta dei Laghi nelle acque del Lago d’Iseo e sottoposti ad analisi microbiologiche. Quattro si trovano sulla sponda bergamasca occidentale dell’Alto Sebino, tutti risultati entro i limiti di legge, mentre i restanti tre su quella orientale bresciana, di cui due sono risultati fortemente inquinati. Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi. È questa, in sintesi, la fotografia scattata nella terza tappa lombarda lungo le sponde del Lago d’Iseo da un team di tecnici e volontari di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute dei bacini lacustri italiani. “Con le analisi della Goletta dei Laghi vogliamo mettere in luce situazioni critiche che sfuggono ai controlli tradizionali – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia -. Anche quest’anno sono le foci dei fiumi e dei torrenti, gli scarichi e le canalizzazioni che sboccano a lago i veicoli principali di contaminazione batterica di origine fecale, dovuta spesso all’insufficiente depurazione degli scarichi civili…
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