CASTIONE – Nuova vita per la “Via del latte”. Inaugurata il 19 agosto di trent’anni fa. Dal Passo della Presolana a Rusio per riscoprire il volto più antico, naturale, genuino e sconosciuto di Castione. Prevista una benemerenza ai volontari che nel 1990 si impegnarono a realizzarla e promuoverla

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Il 19 agosto di trent’anni fa all’appuntamento inaugurale fissato all’inizio del percorso per le 6.45 tra gitanti e accompagnatori erano in 114. A tagliare il nastro della “Via del Latte” nei pressi dell’Hotel Spampatti, sono state le sorelle, Piera e Vincenza Messa dello storico Albergo Grotta accompagnate da applausi e brindisi con bicchieri colmi di latte appena munto da una… prosperosa bruna alpina.  Percorrendo la via, passo dopo l’altro, si va alla scoperta del mestiere più antico dell’uomo e del volto più naturale e genuino della gente di Castione. La Presolana non è solo la montagna simbolo di eroiche conquiste alpinistiche e vette sublimi su cui riecheggia la grandezza d’animo del prete scalatore Achille Ratti divenuto Papa Pio XI che nell’ottobre 1888 raggiunse la cima.

E’ molto di più. Con le sue stagioni, abetaie, pascoli, malghe, alpeggi, storie di vita vissuta, mestieri e riti d’antica civiltà alpina, è patrimonio e testimonianza di come nei secoli il lavoro umano qui è stato in grado di integrarsi in armonia con la grande opera della natura.

“LA VIA DEL LATTE” E IL SINDACO LUCIANO SOZZI

Per far conoscere ai gitanti e turisti l’altro volto di questa rinomata località turistica, nel 1990 l’allora sindaco Luciano Sozzi ed il suo assessore all’ambiente, Lorenzo Tomasoni decisero di realizzare un percorso etnografico e naturalistico facilmente percorribile. La proposta fu subito accolta da un gruppo di volonterosi, i quali, armati di carriole, picconi, roncole zappe e falcetti si misero subito al lavoro recuperando tratti si sentiero e viottoli abbandonati e ripulendo quelli esistenti, riunendoli in un unico percorso di circa 8 chilometri.

IL PREMIO AI  VOLONTARI DI ALLORA

L’itinerario meno impegnativo inizia al passo della Presolana nei pressi dell’Hotel Spampatti e termina a Rusio – o viceversa – toccando le malghe: Corzenine, Corzene, Cornetto, Presolana, Bares, Campo,  Pozzetto e le località di Spina e Priona, infine la Valle dei Mulini con l’antico borgo di Rusio.

Per i più allenati e di buona gamba c’è la variante che porta alla Malga Cassinelli per poi ricongiungersi con il tracciato normale nei pressi del Cornetto.

In occasione del trentesimo d’inaugurazione l’amministrazione comunale di Castione ha deciso di dare al percorso una seconda vita, con un nuovo lifting per poi puntare al suo rilancio.

Tra gli interventi migliorativi, il cui costo complessivo e di circa 130 mila euro, di cui 82 mila messi a disposizione dal Gal (Gruppo azione locale): la sistemazione della Baita-Rifugio “Cornetto”, la sostituzione dei cartelli del primo tratto iniziale, detto “Bosco Parlante”, e la collocazione di bacheche nei pressi delle singole malghe e casere che raccontano l’origine, il nome e la funzione di questi secolari edifici di montagna. …

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