GROMO – La 62^ edizione della Penna d’oro. Una nuova sala intitolata a Fausto Santus

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Nemmeno il Coronavirus ha fermato la Penna d’oro. La 62^ edizione del concorso poetico è stata spostata di qualche settimana ma non si è arresa. È stato il centro storico del borgo medievale di Gromo ad ospitare la cerimonia di premiazione venerdì 14 agosto, svolta sotto i portici del palazzo comunale.

Alla presenza del sindaco Sara Riva e di diverse altre autorità, con l’accompagnamento musicale del corpo musicale di Gromo, sono stati onorati i vincitori della tre sezioni del concorso. Per la prima, dedicata alle poesie a tema libero non più lunghe di 40 versi, hanno ricevuto una segnalazione “La maèstra e ol dialèt” di Carmen Fumagalli Guariglia, “L’imprònt” di Elena Gamba Aimi e “Turnàt a baita” di Amleto Facheris (tutte tre in dialetto bergamasco). Sul gradino più basso del podio “El capèl de cogo”  (dialetto di Brescia) di Dario Tornago, secondo posto e penna d’argento alla memoria di Vittorino Tonoli (offerta dalla famiglia Tonoli) per “La guèrra in Marmolada” (dialetto milanese) di Adriana Scagliola, primo premio (Penna d’oro offerta dal Comune di Gromo) per “A pass passì” (dialetto bergamasco) di Marino Ranghetti…

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