“Quando venni al mondo, anche nel mio caro Gargano c’era tanta povertà, tanta disoccupazione…Crescendo, mi resi conto che laggiù non c’erano possibilità per un giovane volenteroso, e perciò decisi di fare domanda per entrare nella Polizia Stradale”.
Così il comandante Andrea Di Monte, classe 1932, che dopo alcuni anni di lavoro a Roma ed alcuni altri in giro per l’Italia, approda a Brescia e da lì viene trasferito a Breno, alla stazione della Polizia Stradale. Ed è a Breno che conosce Maria Gregorini, oggi 84enne. I due giovani si innamorano e si sposano e quando il marito vince un concorso per la Polizia Locale a Lovere, vi si trasferiscono e cominciano a mettere su famiglia, in un’abitazione fornita dal Comune. I figli arrivano numerosi, 5 femmine e un maschio:
“Ora però sono solo quattro, una bimba, Daniela, ci morì di bronchiolite quando aveva appena un anno, mentre la maggiore, Lorella, purtroppo è scomparsa l’anno scorso a 60 anni per un brutto male… Questo agosto, però, è nato un altro nipotino, un bel maschietto che ci ha fatto diventare bisnonni e che porta il mio stesso nome… La vita è così, gioie e dolori, problemi e soddisfazioni, anche se il dolore di perdere i figli è stato il più grande della nostra vita”.
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