ONETA – INTERVENTO – Welcome bikers … ma a quale prezzo? La Val del Riso non è un circuito né un parco-divertimenti per cittadini annoiati

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Riceviamo e pubblichiamo volentieri questo intervento di Roberto Epis,  dell’Associazione Sherwood, su un problema che non riguarda solo Oneta ma gran parte del nostro territorio

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“Scriviamo questo articolo in una domenica d’Agosto, ad Oneta. Quantomeno ci proviamo, perché non è affatto semplice concentrarsi nel mezzo di un via vai ininterrotto di grosse cilindrate che violentano la pace della Valle del Riso, irrompendo barbaramente nelle case, invadendo i boschi e i versanti dei monti. Il rumore, del resto, non rispetta i limiti di una carreggiata e lo stesso si può dire riguardo alcuni “centauri” del fine settimana.
Chi vive nei pressi di un passo di montagna o vi transita rispettando i luoghi che attraversa e la gente che vi abita, avrà almeno una storia da raccontare su aspiranti Valentino Rossi lanciati sulla linea di mezzeria, nel mezzo di centri abitati o in sorpassi che mettono a rischio l’incolumità di chi li esegue e soprattutto di quanti hanno il pessimo tempismo di incrociarli lungo il proprio tragitto.
Abbiamo letto di limiti severi imposti recentemente in Tirolo (divieto di circolazione alle moto che emettono più di 95 decibel), di controlli intensificati sulle strade montane in Trentino e Alto Adige nel corso dell’estate appena conclusasi, di codici della strada molto più attenti alla sicurezza e al benessere collettivo in Svizzera, Germania e nord Europa.

E poi ci siamo noi, abitanti di territori periferici volutamente abbandonati, di cui ci si ricorda solo nel momento in cui vi si intravedono margini di profitto.
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