Yvan Caccia ce l’ha fatta, e vincere ad Ardesio dove il sindaco non era uno qualsiasi, con tutto il rispetto per gli altri sindaci, ma niente di meno che il presidente della Comunità Montana, il presidente dell’Unione dei Comuni e l’enfant prodige del PD in Alta Valle, braccio destro del consigliere regionale Jacopo Scandella. E se si pensa che solo sino a pochi mesi prima delle elezioni qualcuno ipotizzava addirittura la lista unica, il risultato è ancora più sorprendente. Ma lui, Caccia ci ha creduto da subito e zitto zitto ha lavorato a una lista concreta e solida, innovativa pescando un po’ da tutte le parti del paese. Ardesio torna a essere roccaforte leghista e le prime decisioni politiche sono già belle e pronte: “Dalla revoca delle due delibere che decretano la decorrenza dal primo di luglio dell’Unione dei Comuni”.
Il pagellone
Alberto Bigoni
Pensava di vincere anche non candidandosi più a sindaco, un pensiero un po’ supponente che da solo varrebbe l’insufficienza perché per una scelta Bigoni manda all’aria anni di ottimo lavoro sul fronte Unione dei Comuni (che Caccia ha già annunciato di non portare avanti), in Comunità Montana dove i finanziamenti sono arrivati e anche in Comune. E’ mancata un po’ di umiltà sul rush finale, che probabilmente potrebbe invece passare come umiltà per il fatto di aver deciso di farsi da parte. Ma il farsi da parte presuppone trovare un sostituto che dia garanzia di vittoria. Così non è stato. E adesso Bigoni da enfant prodige del PD sostenuto dall’amico Jacopo Scandella, perde in un solo colpo sia la Comunità Montana che l’Unione dei Comuni. Narciso
Gianluigi Pezzoli
Undici preferenze per l’ormai ex capogruppo di maggioranza, pochi, troppo pochi, un segno forte di disaffezione dell’elettorato. Forse un po’ troppo distacco nelle ultime scelte amministrative, chiude amaramente così Pezzoli la sua carriera amministrativa. Il crepuscolo degli dei…
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