ROGNO – Quella piccola grande realtà, 
l’Atletica Rogno conquista l’Italia. Giovanni Filippi & C, fanno incetta di medaglie: “Passione e sacrifico guardando lontano”

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Grande soddisfazione per l’atletica U.S. Rogno dopo il terzo posto ottenuto da Giovanni Filippi alla Festa dell’Endurance campionati italiani individuali sui 1500 metri categoria senior/promesse uomini, svoltasi a Modena nella giornata di sabato 17 ottobre. Dopo i primi 300 metri di sostanziale equilibrio tra gli atleti, Federico Maione, dell’atletica Free-Zone, tenta la fuga, ma viene poi recuperato agli 800 metri dal gruppo di atleti che procede compatto. Ad un giro dalla fine la classifica recita: Joao Bussotti del Centro Sportivo Esercito primo, al secondo posto El Kabbouri della C.U.S. Torino, al terzo Paglione del Gruppo Sportivo Virtus di Campobasso e Giovanni Filippi al quarto posto. Nel corso dell’ultimo giro Filippi viene superato da Abdelhakim Elliasmine dell’atletica Bergamo Oriocenter che con una grande progressione riesce a portarsi in seconda posizione.

Ma Filippi non ci sta e negli ultimi metri di gara riesce a prendersi la terza posizione superando l’atleta Paglione prima e l’atleta El Kabbouri poi, chiudendo la gara con un grande e meritato terzo posto. Giovanni Filippi classe 1998 è un ragazzo di Darfo (ora residente a Modena, dove svolge anche le sue sedute di allenamento) che, dopo aver terminato gli studi all’Istituto Alberghiero Olivelli, ha deciso di dedicare questi anni della sua vita alla realizzazione del proprio sogno. “Adesso – spiega l’atleta Giovanni Filippi mi sto dedicando a cercare di far divenire la mia passione un lavoro. Corro da quando avevo 8 anni, ho iniziato dalle gare di paese, per poi spostarmi a partecipare a gare di livello agonistico, fino ad entrare a far parte della società U.S. Rogno”. Non sono mancati i momenti di difficoltà o addirittura momenti di ripensamento: “Ho avuto un periodo in cui praticavo atletica e calcio allo stesso tempo, non riuscivo a prendere una decisione, ma più passava il tempo e più mi accorgevo delle mie doti atletiche e per questo ho deciso di abbandonare il calcio per dedicarmi solamente all’atletica. L’ambiente calcistico non mi piaceva, ho voluto dedicarmi all’atletica perché è uno sport individuale e dove per farcela devi contare solamente su te stesso e sulle tue forze”.

Non mancano gli sforzi nel portare avanti questa sua passione: “Faccio tutti i giorni una doppia sessione di allenamento, una la mattina e una il pomeriggio, a parte la domenica dove faccio una sola sessione”. Dopo tanta fatica negli allenamenti e tanto impegno è arrivato il terzo posto ai campionati italiani individuali sui 1500 metri: “Se penso da dove sono partito e se penso al fatto di essere stato fermo per infortunio due mesi dopo il lockdown, arrivare sul podio ai campionati italiani mi rende veramente soddisfatto e orgoglioso. Sono felice, era una competizione a cui mi stavo preparando da luglio, ma se devo essere obiettivo mancavano due o tre atleti più forti di me che hanno deciso di chiudere la stagione in anticipo, ma ciò non toglie al risultato che sono riuscito a raggiungere”. Il podio raggiunto è merito del lavoro e dei sacrifici che sono stati fatti, ed arriva sull’onda d’entusiasmo generata dalla passata stagione: “Lo scorso anno ho fatto una grande stagione. Sono arrivato quinto nei campionati italiani sugli 800 metri con un tempo di 1:48.30, secondo tempo migliore di sempre per un bergamasco, anche se io in realtà sono metà bresciano. Questo risultato mi ha caricato ancora di più e quest’anno abbiamo dimostrato ancora di correre a grandi livelli. L’obiettivo raggiunto non deve essere un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Io sono un ragazzo che ama prevalentemente correre gli 800 metri, però quest’anno la gara sugli 800 si è svolta nel periodo di agosto e io in quel periodo non ero ancora pronto visto l’infortunio, per questo mi sono preparato per la gara dei 1500 metri”.

Giovanni durante le sue sessioni di allenamento è stato seguito da Claudio Berardelli, con il quale condivide un bellissimo rapporto: “Claudio è l’unica persona che mi conosce sotto tutti i punti di vista. Lui vive in Kenya, però quando viene in Italia ci teniamo in contatto tutti i giorni. Mentre quando lui torna in Kenya gli allenamenti li gestisco da solo, ma quando le cose non vanno, gli chiedo sempre dei consigli”.

Per intensificare i suoi allenamenti Giovanni è stato ospite, per un periodo, di Claudio Berardelli: “Prima del lockdown sono sceso con lui in Kenya per allenarmi, correvo con i ragazzi del posto, è stata un’esperienza fantastica! Vivevo in casa con lui e svolgevo una vita da atleta a 360° per non avere nessuna distrazione al di fuori dell’atletica. Le giornate in Kenya erano completamente diverse da quelle italiane, il primo allenamento era alle 6 del mattino e ci allenavamo con il buio. Poi verso le 8 facevo colazione e alle 11 avevamo una seduta di palestra…

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