Numeri da primato. Che resteranno nella storia. Ma nel cuore resta altro. Molto altro. The floathing piers è stato un sogno. Di quelli da vivere. Senza pensare al resto, alle code (inevitabili quando si fanno certi numeri di visitatori), al caldo (che in estate è meraviglia), e a chi come al solito mette becco per dire la sua su cosa sia arte o cosa non lo sia. Il più grande ostacolo di un’opera d’arte, di una qualsiasi cosa, è quello di non voler capire. Quindi basta parole. Solo sguardi. Facce e volti da passerella. Di una passerella che ha fatto vivere, sbattere, sognare il lago d’Iseo.
1.200.000 visitatori (altre fonti danno 1.500.000)
1200 treni dedicati per 460.000 passeggeri
90% di presenze da fuori provincia di Brescia
420.000 passeggeri sui traghetti
2289 volontari della Protezione Civile
240 operatori al giorno per la sicurezza
18 milioni di euro il costo (pagato da Christo)
60 milioni di euro i soldi già ricavati dalla vendita dei bozzetti dell’opera
“Erano cosi i sogni
colori volanti e abiti da donna
passi di danza su paesaggi inventati
fra il vento e una scossa di cielo”…
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