In continuità col percorso di recupero e di valorizzazione delle risorse del territorio, i Volontari della Turismo Gandellino hanno portato a termine un’altra simpatica iniziativa, nata da una storia pluridecennale di amicizia e di accoglienza:
“Negli ormai lontani anni ’80 – racconta Nicoletta Belingheri dell’associazione turistica – la famiglia di Luigi Gualdi, vertovese, trascorreva brevi periodi di vacanza da noi, ospite dell’indimenticabile Santì Chioda che alpeggiava col suo bestiame nella zona di Vigna Vaga. E proprio sulla corna Spigorèl, il promontorio che si eleva a fianco del lago omonimo, le due famiglie decisero di innalzare una croce, ricordo e simbolo di tante estati trascorse serenamente , come testimonia la scritta sulla croce stessa che recita: ”Famiglie Chioda e Gualdi e gli amici di Vigna Vaga””.
Scomparso da tempo l’allevatore Santì, Omar Salvoldi, volontario della Turismo Gandellino, ed appassionato alpinista, durante un’escursione ‘riscopre’ la croce e la sua meravigliosa posizione: “E’ un luogo, raggiungibile sia dalla Val Sedornia che da Lizzola, dal quale la vista spazia sulle Orobie, un luogo incantevole, ma purtroppo il trascorrere del tempo e gli eventi metereologici hanno reso difficile il percorso per raggiungerlo – dice Salvoldi – . Di qui l’idea di rimettere il percorso in sicurezza ricostruendo il sentiero ed attrezzandolo in modo da permettere agli appassionati di accedere alla vetta in tutta sicurezza”.
Detto fatto. I volontari si mettono all’opera, lavorando per molti sabati e mobilitando tutte le forze disponibili: Alex Fiorina che si occupa del trasporto dei materiali e dei volontari fino alla partenza del sentiero, nella vicinanza dell’alpeggio di Fontana Mora; Omar Salvoldi, Claudio ed Ermanno Mazzocchi e Manuel Bonalda che attrezzano con chiodi e funi di acciaio 175 metri di sentiero, mentre Antonio Pasquin presiede alla scelta dei materiali ed al loro corretto posizionamento:…
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