“Ho incontrato il cancro molte volte nel corso della mia vita…”. Serafino Capuano, nella sua casa di Ranzanico, volge lo sguardo verso il vuoto, oltre il lago di Endine e le montagne. Il suo pensiero vola lontano, indietro negli anni e nei decenni, ripercorrendo sentieri stretti e freddi… sì, quei sentieri in cui ha incontrato quella temibile malattia.
“Adesso sto bene e ho perciò voluto raccontare la mia storia in un libro. Si tratta di una raccolta di storie, di testimonianze di persone che hanno affrontato questo terribile male. Con quanto ricavato dalla vendita del libro possiamo dare un aiuto concreto all’associazione ‘Cuore di Donna’, di Casazza, perché le parole sono bellissime, ma vanno accompagnate da gesti concreti di solidarietà”.
E, infatti, accanto alla storia di Serafino, ideatore di questa bella iniziativa, ci sono le storie di diverse donne con il cancro al seno, alcune delle quali vivono sul Lago di Endine e in altri paesi della Val Cavallina.
Dalle pagine di Araberara, Serafino lancia il suo messaggio di solidarietà: “Voglio dire a tutti: ‘ragazzi, riflettete sulla vostra vita e prendete un po’ di tempo per aiutare chi ha il tumore al seno e facendo così aiutate anche voi stessi’. Più numerosi siamo – sottolinea Serafino – e più soldi si potranno raccogliere per trovare una cura che, se non sconfiggerà il cancro mammario, almeno servirà per alleviare tutto quello che circola attorno: l’operazione, le cure, la menomazione…”.
Uomo attivo e con grande inventiva, Serafino (fondatore dell’associazione “Arte in Valle” di Ranzanico) ha saputo coinvolgere alcune donne per aiutare “Cuore di Donna” mettendo nero su bianco la sua storia, la sua vita, dall’infanzia alla maturità, le sue paure, i suoi punti di forza e di debolezza, le sue passioni.
“Rilasciare questa intervista non è una cosa facile, ma quando si raggiunge un equilibrio sereno hai il dovere di parlare di te per fare del bene ad altri. Infatti, un vero uomo per vivere deve far tesoro dei momenti terribili del suo passato, far pace con l’enorme dolore che ha vissuto, vivere sereno con la sua vera identità senza preoccuparsi del giudizio altrui e ringraziare Dio ed il suo destino per averlo aiutato sempre. Non è facile trovare sempre tanta energia positiva e combattiva. La mia storia – spiega Serafino – anche se è stata complessa e piena di dolore, è comune a tante migliaia di persone che per crescere hanno lottato a tutti i costi per sopravvivere, amare, farsi rispettare sia nel campo professionale che sociale e di poter donare amore soprattutto a chi ha sofferto e può soffrire ancora. Ogni piccola azione solidale serve molto e può generare un numero sempre maggiore di sensibilizzazione…
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