ALBINO – Fondi Covid e luminarie: i botti (anzi, le botte) albinesi di fine 2020 tra Arancioni e l’assessore Zanga

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L’accusa lanciata due giorni prima di Natale dai gruppi di minoranza nei confronti di Davide Zanga, assessore al Bilancio e al Commercio del Comune di Albino, con tanto di comunicato stampa diffuso a tutti i mezzi d’informazione bergamaschi, era pesantissima. L’assessore e la Giunta di centrodestra guidata dal sindaco Fabio Terzi erano infatti accusati di aver utilizzato i fondi Covid destinati alle famiglie in difficoltà economica per le luminarie natalizie. E così, nel giro di poche ore, nel mondo dei social è scoppiata la tempesta perfetta, con tanto di accuse, offese personali, giudizi trancianti… e chi più ne ha più ne metta.

Con delibera di Giunta Comunale del 7 dicembre 2020 le donazioni di privati e imprese destinate alla solidarietà alimentare sono state in parte utilizzate per le luminarie natalizie”, hanno accusato le minoranze, che hanno chiesto le scuse del primo cittadino e addirittura le dimissioni dell’assessore.

Poi, è però arrivata, sia sui social che sui mezzi d’informazione, la replica di Zanga e dell’Amministrazione albinese, che hanno sottolineato come i fondi destinati ai commercianti fossero stati utilizzati nel corso del 2020 per fini sociali e che nulla è stato quindi tolto alle famiglie in difficoltà, a differenza di quanto detto dagli oppositori. Quelli “incriminati” sono 9.852 euro a fronte di diverse decine di migliaia passati dal capitolo “commercio” al capitolo “sociale” del bilancio comunale.

E, infine, c’è stata la caldissima seduta del 29 dicembre del Consiglio comunale albinese, in buona parte dedicata alla pesantissima accusa lanciata da “Per Albino Progetto Civico” e da “Ambiente e Beni Comuni”, in pratica i cosiddetti “Arancioni”.

Zanga e Terzi hanno quindi spiegato la situazione, ben più complessa di quanto poteva apparire all’inizio. Ne hanno quindi approfittato per lanciare pesantissime bordate contro le minoranze.

 

L’assessore Zanga

 

Mi hanno dato dell’incapace e del maneggione, raccontando un sacco di balle. Hanno un grande livore nei nostri confronti – sottolinea Zanga – ma sono disorganizzati come gruppo politico. Alle ultime elezioni abbiamo vinto con il 70% contro il 30%, ma la prossima volta vinceremo 80 a 20 viste le capacità della sinistra di Albino. La mia famiglia, mia moglie e i miei genitori, mi hanno detto ‘guai a te se non li denunci stavolta, perché hanno messo in discussione il tuo buon nome’. E così, denuncerò quattro dei cinque consiglieri comunali della minoranza”.

E il quinto? “Lui era l’unico che annuiva e non provocava: e mi ha chiesto scusa dopo il Consiglio comunale del 29 dicembre. Questa polemica mi ha rovinato il Natale… pensa che ho perso due chili e mezzo, il che non mi fa male… però è stata dura per me e per la mia famiglia. Quelli della minoranza mi hanno dato del bidone, del disonesto e questo penso di non meritarlo nemmeno dal punto di vista politico. La verità è che io non ho usato i soldi destinati alla povera gente per abbellire Via Mazzini, come qualcuno ha detto e ha voluto far credere alla gente. E poi, alcune persone legate alla sinistra di Albino sono andate tra i commercianti e hanno detto loro che avrebbero avuto conseguenze negative, gli hanno messo paura. Hanno fatto una becera figura. La cosa positiva è che ho ricevuto decine di messaggi e telefonate di commercianti di Albino che mi hanno mostrato la loro vicinanza e il loro sostegno”.

Zanga è sempre stato particolarmente critico e sarcastico nei confronti della sinistra albinese e potrebbe essere considerato il “nemico pubblico numero uno” degli Arancioni.

L’assessore ha spiegato anche sui social la situazione dei fondi destinati a commercianti e sociale: “Ho aperto un conto corrente per sostenere le situazioni di fragilità del Comune di Albino, causa Covid. In attesa di ricevere le risorse dai benefattori, viste le pressanti richieste pervenute dall’assessore ai Servizi Sociali Daniele Esposito, abbiamo anticipato di cassa 65.000 euro per anziani e Fondazione Honegger (25 luglio e 7 ottobre), 79.628,12 euro per contributi Covid alle scuole paritarie dell’Infanzia (25 luglio e 27 agosto), 41.700 euro per implementare i buoni spesa, 2.300 euro per emergenza abitativa Covid (25 luglio), 10.000 euro sostegno affitti Covid (25 luglio), 72.000 euro per sostegno assistenza domiciliare (25 luglio e 27 novembre), 35.626 euro per maggior costi società servizi sociosanitari Covid (27 novembre), 18.000 euro test sierologici (25 luglio). Totale 324.254,12 euro tagliati dal fondo commercio per urgenze indifferibili per bambini, anziani, famiglie! Queste risorse hanno portato all’azzeramento delle risorse per il commercio. Le abbiamo anticipate di cassa anzichè attendere le donazioni che avrebbero coperto solo il 3% che sono state utilizzate non per luminarie, ma per le attività di rilancio e spese sostenute dall’Associazione Le Botteghe di Albino”.

E ancora: “Non il 5%, il 50% o il 100% in più, ma abbiamo erogato il 3.381% in più ai servizi sociali, rispetto al conto corrente di emergenza Covid. Di cosa stiamo parlando quindi?! I 9.852,00 euro dati all’Associazione li decidono i commercianti come spenderli, non il Comune. Se decidessero di strafogarsi di panettoni e dolciumi, di scolarsi intere bottiglie per dimenticare un anno di m…a oppure di dedicare quelle risorse per dare una parvenza di normalità dopo un anno tremendo che ha sottratto ai commercianti stessi parenti e amici, oltre che un impatto economico tremendo, dipende da loro ed unicamente da loro. Ci sono Comuni a noi vicini che hanno erogato centinaia di migliaia di euro al commercio, come sostegno alle attività e sottratto quelle spese al sociale. Chiunque ha versato anche solo un euro sul conto corrente comunale, sappia che abbiamo potuto anticipare per scelte amministrative le risorse raccolte per buoni spesa, casa albergo, servizi sociosanitari, anziani, asili, 33 volte tanto rispetto alle donazioni ricevute. Non il 5%, il 40% o il 100% in più. Ma il 3.381 % in più. Il mio rammarico e le mie scuse perchè avrei voluto essere libero di decidere assieme a tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza come meglio spenderli. Ma gli eventi e le richieste non dipendono da me. Di certo non li ho presi io per addobbare Albino”.

All’inizio della seduta consiliare hai dichiarato di ritenerti indipendente. “Sì, lo faccio perché solo io sono stato tirato in ballo e non il resto della Giunta, che pure aveva votato a favore, ma le minoranze hanno attaccato solo me! Questo è stato un attacco frontale su di me e voglio difendermi senza tirare in ballo il Governatore Fontana, Paolo Franco, la lista SiAmo Albino, la Lega o Civicamente Albino. In mezzo non ci sono loro, ma solo io… e saprò difendermi anche per vie legali!”.

Sulla sua pagina facebook, Zanga ha messo anche un simpatico post con la foto di due vasetti: “La somma dei due vasetti era destinata dal D.L. Cura Italia all’aiuto delle imprese. Alla fine, al commercio di Albino è rimasto il vasetto a destra, quello a sinistra è finito per servizi sociosanitari, assistenza affitti, casa di riposo, anziani. Ma per la sinistra era meglio zero”.

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