CLUSONE – L’ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI – Flavia Bigoni: “Abbiamo riportato Clusone ai tavoli istituzionali e sovracomunali”

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E’ l’assessore a tutto quello che riguarda le persone, i loro bisogni, la loro famiglia, il lavoro, forse perfino i loro sogni. Flavia Bigoni è assessore a Servizi Sociali, Istruzione, Famiglie e Pari Opportunità della nuova amministrazione guidata da Massimo Morstabilini. In effetti quel “nuova” sembrerebbe un aggettivo ormai da abbandonare, ma bisogna ricordare che le elezioni lo scorso anno non si sono tenute in primavera ma il 21 settembre e poi per prendere in carico la “macchina comunale” ci vuole tempo. Flavia Bigoni eredita l’incarico svolto negli ultimi dieci anni da Antonella Luzzana che sull’ultimo numero di Araberara non è stata tenera nei riguardi della nuova amministrazione e in particolare proprio di chi ha preso il suo posto. “Mah, in consiglio comunale si è complimentata per l’iniziativa sul segretariato sociale, capisco che il ruolo dell’opposizione è evidenziare quello che non va, ma quelle cose le poteva dire in Consiglio. Ma non voglio mettermi a fare polemiche, ho… troppo da fare”.

Torniamo sul segretariato sociale. In che senso è una novità? “Finora ogni Comune provvedeva a incaricare un’assistente sociale oppure, per mancanza di soldi, ne doveva fare a meno. Insomma non rientrava nelle competenze dell’Ambito di cui sono stata eletta presidente (e anche questo non è un aspetto secondario, aldilà della mia persona, è stato riconosciuto il ruolo di capofila del Comune di Clusone. Adesso il servizio di segretariato sociale è di competenza dell’Ambito che quindi lo garantisce a tutti i Comuni”.

Anche questa una risposta indiretta alla minoranza. Torniamo ai vari aspetti del tuo assessorato. “Pari opportunità”: sembra la solita delega senza un vero ruolo da parte di un Comune.

Non proprio, l’attenzione alla parità di genere, ai problemi delle donne lavoratrici, alle donne madri, al fattore violenza famigliare, alle opportunità di lavoro che per le ragazze sono spesso boicottate… i maschi hanno oggettivamente più opportunità, la stessa faticosa conciliazione tra casa e lavoro. Noi intendiamo fare rete con progetti concreti di welfare, servizi forniti in strutture pubbliche, progetti già definiti a livello di Ambito con nuove forme di sostegno. Si appoggiano gli interventi sociali del privato e li si integra, in una funzione di reciprocità. La storia recente ci chiede di cambiare, renderci conto che certe modalità di servizio non sono più efficaci con le nuove esigenze. Questo il nostro lavoro, già iniziato”.

E poi sei assessore anche all’Istruzione. Termine un po’ generico…

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