VAL DI SCALVE – IL CASO 2 – “Bloccate quell’ennesima centralina chiamata ‘Dezzolo’: raccogliamo le firme contro”

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Si è scatenata una raffica di opposizione a un nuovo progetto di centralina in Valle di Scalve. Mentre alle centraline già operative in valle si sta aggiungendone una nuova, in fase di realizzazione sul Dezzo, che ha la presa subito dopo il rilascio della centrale Italgen (Italcementi) poco sotto la Madonnina del Dezzo e il rilascio prima del ponte che porta ad Azzone. Ma questa è già autorizzata e come si diceva in fase di realizzazione.

Ben più importante sarebbe invece la centralina in discussione su facebook chiamata “Dezzolo”.

La società che intende realizzare questa nuova centralina sul Dezzo (la presa sotto Dezzolo, il rilascio a Dezzo) non è “Energia S.r.l.” come sembrerebbe dalla documentazione che circola tra chi sta protestando contro questo progetto ma “Acqua S.r.l.” la cui maggioranza è dello Studio Tecnico Spatti di Rogno che è anche il progettista dell’impianto. La domanda riguarda una “derivazione d’acqua a scopo idroelettrico, dal fiume Dezzo nei Comuni di Azzone, Colere e Vilminore di Scalve”. L’iter per ottenere i permessi è ancora in corso e presumibilmente sarà ancora lungo.

I pareri da richiedere sono quelli della Provincia di Bergamo (che poi sarà il parere decisivo), e quelli (consultivi, che non sono vincolanti, della Comunità Montana, del Parco delle Orobie e ancora per il “paesaggio” della stessa Provincia.

Il progetto prevede, oltre alla presa e canalizzazione dell’acqua anche la realizzazione di una “centrale idroelettrica costituita da un edificio parzialmente interrato, nel quale troveranno alloggio due gruppi generatori, composti da giranti tipo Francis ad asse verticale…

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