Rogno, muore carbonizzato in auto in superstrada. Giorgio Rossi lascia moglie e due figli

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Giorgio Rossi, 54enne originario di Saviore in Valle Camonica, ma residente a Rogno, aveva da poco lasciato casa dopo aver salutato la moglie e i due figli, quando è uscito di strada ed è morto carbonizzato all’interno della sua auto. L’incidente è avvenuto sabato sera, 23 gennaio, sulla SS42.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Breno, intervenuti sul luogo dell’incidente per i rilievi di legge, l’uomo, intorno alle 22, per cause ancora da chiarire ha perso il controllo della propria Renault Megane mentre stava percorrendo la rampa d’accesso della Statale 42 in direzione sud, nel territorio di Darfo Boario Terme (Bs).

L’auto ha oltrepassato il guardrail ed è carambolata nella scarpata sottostante, ribaltandosi contro un albero. Nell’impatto la sua vettura ha preso fuoco e il 54enne, rimasto incastrato tra le lamiere, è morto carbonizzato.

Una gazzella dei carabinieri, in servizio nella zona, intorno alle 23 ha notato la vettura in fiamme e ha lanciato l’allarme. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto i soccorsi: la squadra dei vigili del fuoco ha provveduto a spegnere l’incendio, mentre il personale medico ha potuto solo constare il decesso del 54enne.

Sull’asfalto non sono stati trovati segni di frenata, possibile quindi che la vittima prima di uscire di strada sia stata colta da un malore o da un colpo di sonno.

G. R., che lavorava come operaio in una ditta della zona, era originario di Saviore dell’Adamello (Brescia), in Val Camonica, ma dopo il matrimonio con A. R., sua coetanea, si era trasferito a Rogno in un’abitazione di via Rondinera 75. Con la donna aveva due figli, M. di 31 anni e M. di 22.

La notizia della sua scomparsa è stata accolta con grande dolore dalla piccola comunità rognese, a partire dal sindaco Cristian Molinari: “Non posso che esprimere il cordoglio mio e di tutti i miei cittadini ai familiari dell’uomo per questa tragedia – le sue parole – . Chiedo in particolare di aiutare la moglie e di stare il più possibile vicino al figlio Michele che ne ha bisogno”.

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