Tempi duri per il sindaco Giovanni Benini e il suo gruppo di maggioranza. In paese la tensione non è solo per la zona rossa ma per il clima politico che si è creato dopo le perquisizioni e le indagini per la questione centro commerciale. Massimiliano Chiari, capogruppo di Castelli Calepio Cambia, avete chiesto le dimissioni di Benini nel Consiglio Comunale del 26/02/2020: “La sentenza n. 10393/17 R.G.N.R. – n. 4376/18 RG.GIP – n. 50/2020 Reg. Sent., emessa dal Tribunale di Bergamo in data 16/01/2020, recita: “al fine di evadere le imposte sui redditi e/o sul valore aggiunto […] indicava elementi passivi fittizi oggettivi […] avvalendosi delle sotto elencate fatture emesse per operazioni inesistenti”, non solo relativamente all’anno 2014, ma anche per gli anni 2012, 2015 e 2016, per un importo complessivo (tra imponibile e IVA) di oltre un milione e mezzo di euro nei 4 citati anni. Ha patteggiato una pena a 18 mesi di reclusione (pena ridotta grazie al patteggiamento), sospesa per effetto della condizionale. Come può esercitare la funzione di “primo cittadino”, come può contrastare – come dovrebbe – l’evasione fiscale dei suoi concittadini se lui per primo…?”…
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