Sabato di metà febbraio, mentre l’inverno litiga con la primavera, qui in Via Santa Caterina si respira tutta un’altra aria, spira un vento di integrazione che sino a qualche anno fa sembrava davvero difficile ipotizzare. Siamo a Rogno, dove ha aperto i battenti l’undicesima Moschea d’Italia, a fare gli onori di casa il presidente dell’Associazione culturale An Nur Amrani Youssef, associazione che ha voluto fermamente questo luogo di culto, Nermin Fazlagic, presidente della Comunità Islamica dei Bosniaci in Italia, Cristian Molinari, sindaco di Rogno e altri rappresentanti della Comunità Islamica. Un edificio completamente nuovo, una grande scritta sul muro ‘Moschea Annur ‘ con i colori dell’Italia, bianco, rosso e verde. Un grande parcheggio esterno, un giardino che circonda l’edificio, che potrà essere adibito a eventuali funzioni religiose in stagioni più clementi di questa. All’entrata dopo aver provato la temperatura, disinfettato le mani, coperto il capo e tolto le scarpe, si apre una grande stanza, siamo nella Moschea, il pavimento è morbido, il rivestimento delle pareti dà la sensazione di caldo, legno e colori chiari. E poi la grande nicchia coloro oro dove l’Imam guida la preghiera. L’associazione ha preparato dolci e the caldo: “Un giorno importante per noi, per Rogno e per tutta l’Italia – commenta felice Armani Youssef – la Moschea è un punto di riferimento per tutti, un luogo di aggregazione, di scambio culturale, di preghiera, di apertura sul mondo. I cittadini musulmani in Italia arrivano da diversi Paesi del mondo e questo è un luogo di incontro e aggregazione”. L’associazione Annur esiste da più di 20 anni, prima a Costa Volpino, ora finalmente con un luogo di culto vero e proprio, in questi anni sono passate tante amministrazioni ma tutti si sono dimostrati collaborativi: “Già dai tempi di Laura Cavalieri – spiega l’ex presidente dell’associazione – ci si ritrovava in un luogo apposta a pregare, e avevamo fatto partire corsi di alfabetizzazione, con Mauro Bonomelli c’è un ottimo rapporto, insomma, nessun problema, anzi”. “Per noi – prosegue Amrani Youssef – è importante collaborare con le istituzioni. Sin dalla nascita della nostra associazione abbiamo sempre cercato di collaborare con Rogno, Costa Volpino e altri Comuni limitrofi. Per noi è essenziale che ci sia collaborazione e dialogo. Non cerchiamo mai il conflitto. Cerchiamo anche di dare un contributo alla comunità locale. La nostra associazione ha più di 20 anni di attività, ha sempre dato un contributo alla comunità con la distribuzione di pacchi alimentari, con corsi di formazione, con la ricerca di lavoro per le persone che ne avevano bisogno e questo ruolo diventerà più solido sul territorio in quanto ora abbiamo un luogo che diventerà il punto di riferimento per tutta la comunità locale. Cerchiamo inoltre il dialogo – aggiunge Amrani Youssef – con le altre comunità religiose. Per il giorno dell’inaugurazione chiameremo infatti i rappresentanti religiosi del territorio e cercheremo la collaborazione anche nell’organizzare seminari e incontri”. Una Moschea che fa da riferimento a un territorio davvero ampio, tutta la Valcamonica, poi fino a Brescia, tutta la Valcavallina sino a Bergamo, l’alto e basso Sebino e la Val Seriana sino a Vertova. A Clusone c’è un altro centro culturale: “Dove ci si trova a pregare, non è una Moschea ma è comunque un riferimento per i musulmani di quella zona”….Capienza 125 persone al piano terra e 50 al primo piano per le donne, un totale di 177 persone….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 19 FEBBRAIO