Grumello del Monte, terra dei bottoni. Bottoni che girano il mondo, bottoni che racchiudono la storia dell’umanità, bottoni che prendono vita in piccole grandi opere d’arte. E arrivano dritte al Museo del Bottone di Sant’Arcangelo di Romagna, come è accaduto anche poche settimane fa. È proprio qui che la nostra curiosità incontra la vita di Andrea Tensi e della sua azienda. Andrea è un fiume in piena, l’entusiasmo vibra nelle sue parole, la passione si mescola alla sua professione e crea meraviglia. E così partiamo in questo viaggio nel mondo dei bottoni.
“Sono cambiate tante cose rispetto al passato, una volta tutti i bottoni del mondo venivano realizzati qui, nella botton valley, come veniva chiamata la nostra terra. Da qualche anno la produzione si è spostata per lo più all’estero per esigenze di mercato, in particolare quando è arrivata la crisi economica. Io sono nato nel mondo dei bottoni, i miei genitori avevano aperto questa azienda e quando ci si sedeva a tavola sentivo sempre i loro discorsi, anche se mamma e papà non mi hanno mai obbligato a seguire la loro attività e anzi, hanno voluto che io facessi il mio percorso di studi. Insomma, io in azienda sono arrivato più tardi, nonostante masticassi bene questa materia (sorride, ndr). Quindi ho fatto il mio percorso informatico, la mia grande passione, che poi si è rivelata preziosa anche per l’azienda. Attorno al 2008, quando è arrivata la crisi, mia mamma mi ha chiesto un aiuto, era necessario rivedere gli stili, cambiare direzione, per riuscire ad andare avanti. C’è stato anche il passaggio digitale per quanto riguarda i colori e la verniciatura dei bottoni, che è ciò di cui si occupa l’azienda oggi. La digitalizzazione dell’azienda è stata l’arma vincente e io sono riuscito ad unire le mie due passioni”…
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