“La raccolta firme, che era arrivata a quota 1326, per ora si è fermata, dopo l’ennesima delusione dell’aver constatato che nemmeno questa iniziativa è riuscita a smuovere i vertici della sanità bergamasca. Se però usciremo dalla zona rossa, penseremo ad un bell’assembramento di popolo sotto gli uffici dell’ATS, perché davvero la misura è colma e siamo alla follia”.
Silvana Linetti, prima promotrice della raccolta, si riferisce alla mancanza di medici di base nella sua zona ed al rifiuto di ATS di prendere in considerazione, magari con una normativa d’urgenza, la richiesta del dott. Michele Gabrielli, che pur essendo arrivato all’età pensionabile, si era dichiarato disposto a proseguire l’attività per un altro anno o due proprio per alleviare il grande disagio dei mutuati:
“Ormai però la cosa più importante non è più il proseguimento del dott. Gabrielli, ma la penuria di medici di base qui nelle frazioni di Cividino-Quintano. A Castelli Calepio abbiamo 5 medici titolari di cui 4 a Tagliuno e 1 a Cividino-Quintano (metà giornata qui e metà a Tagliuno) e il dott. Gabrielli che il 30 Marzo finirà il suo mandato . I due medici provvisori fanno mezza giornata a Cividino-Quintano e mezza giornata a Tagliuno. Considerando che la popolazione di Cividino Quintano è più o meno uguale a quella di Tagliuno, crediamo che L’ATS debba intervenire perché ci sentiamo privati di un nostro fondamentale diritto, quello della salute, sancito del resto dalla nostra Costituzione”…
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