VALBONDIONE 29 settembre: il giorno del GIUDIZIO. Parola alla difesa nel processo Morandi e poi la sentenza. Per la prima volta ha parlato per 4 ore davanti ai magistrati: “Ecco la mia verità, non è vero che mancano tutti quei soldi, non ho intascato nu

0
85

29 settembre, giorno degli Arcangeli, giorno della canzone di Lucio Battisti, giorno del compleanno di Silvio Berlusconi e quello di Pierluigi Bersani. E anche quello dell’arringa della difesa di Benvenuto Morandi, l’avvocato Angelo Capelli & c. si giocheranno tutte le carte, poi la sentenza. Intanto nell’ultima udienza parola all’accusa che è andata giù molto dura nei confronti di Morandi. Carmen Santoro, uno dei due pm che ha condotto l’inchiesta insieme a Maria Cristina Rota ha chiesto 5 anni e 4 mesi di reclusione per truffa e furto aggravato spiegando che Morandi non meriterebbe le attenuanti generiche perché non ha mai chiesto scusa. Secondo l’accusa Morandi sarebbe responsabile della sparizione di 26 milioni di euro dai conti dei clienti che avevano investito in Banca. E poi è toccato a Morandi che per la prima volta ha parlato, una deposizione fiume, quasi 4 ore e mezzo e ha contestato tutto, i 26 milioni sarebbero secondo Morandi in realtà molti ma molti meno, perché i prospetti che presentava ai clienti erano gonfiati apposta per non spaventare l’investitore. Se ad esempio chi investiva consegnava a Morandi una cifra di 50 mila euro che diventavano 25 mila dopo il crollo delle Borse, Morandi al cliente presentava una situazione di guadagno, per esempio 60 mila euro. Morandi ha spiegato quindi che il calcolo non va fatto in automatico facendo la sottrazione tra i 60 mila e i 25 mila, perché in realtà i 10.000 euro di guadagno non erano mai stati versati dall’investitore…

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 23 SETTEMBRE

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui