Strade, sangue, morte, incidenti, asfalto, stelle, buio, game over. Almeno qui. Da un’altra parte è un’altra storia. Chissà. Ma qui le strade bergamasche bruciano vite come neve al sole, se le portano via, da un’altra parte, dove tutto è eterno, si spera. Nei primi otto mesi dell’anno in provincia di Bergamo sono morte più di 40
persone, un record, e negli ultimi giorni 3, tutte giovani. Posti diversi, lo stesso comune denominatore, la strada. Quella strada che pensi di percorrere all’infinito e invece ti presenta la paletta di fine corsa all’improvviso. La provincia di Bergamo è un dedalo di strade che diventano un labirinto di rischi, dalla maledetta della Valgandino a quelle della Bassa bergamasca con il più alto numero di incidenti….Più di 40 morti nei primi 8 mesi dell’anno in provincia di Bergamo. Dati in aumento rispetto agli ultimi anni, la percentuale più alta di sempre. Tutti incidenti di auto, diminuiscono invece gli incidenti in moto che sono sotto la media di quasi 10 punti, e siamo al 21%. Si alza la fascia di età con più vittime adesso il primato è dai 41 ai 50 anni contro la fascia che va dai 18 ai 30 che aveva il primato sino allo scorso anno. Si muore di più nella Bassa Bergamasca e negli week end…
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