Nonostante gli anni, l’Angelo continua a volare ed a farci sognare. Non ha ali, ma uno spirito indomito e muscoli d’acciaio. Gli manca il dono della luce, ha perso la vista da adolescente, ma la sua carriera sportiva brilla più d’una stella. Perdere la vista quando la vita comincia a svelare nuovi orizzonti deve essere stata dura, molto dura, ma oltre il fisico Angelo Zanotti di Gorno ha un animo forte ed ha saputo superare ogni ostacolo affermandosi nella vita con un suo studio di fisioterapia e nello sport dove ha raccolto successi in ogni disciplina dove si è cimentato.
Dopo aver praticato il torball, gioco sportivo a squadre per non vedenti, si è buttato nell’atletica leggera dove ha raccolto numerosi successi che lo hanno portato a indossare la maglia azzurra alle paralimpiadi di Seul (Corea 1988), agli europei a Zurigo (Svizzera 1989), ai mondiali di Hassen (Olanda 1990), alle paralimpiadi di Barcellona (Spagna 1992) e agli europei di Riccione (1992). Molti i piazzamenti e numerose anche le medaglie: bronzo a Zurigo e argento ad Hassen nel pentatlon; argento nelle staffette 4×100/400 a Zurigo; oro a Riccione nel salto in alto con il tentativo non riuscito del record mondiale, anche se negli allenamenti l’aveva superato. Nei 1500 metri a Barcellona ha stabilito il record italiano con minuti 4,29, mentre nel salto in lungo detiene ancora il record nazionale della categoria con mt. 5,80.
Chiusa la parentesi nell’atletica, Angelo, temerario, si butta nello sci. Qui sono dolori, i capitomboli non si contano. La guida scia davanti con un microfono ed un piccolo altoparlante, le indicazioni sono brevi e secche, non si può sbagliare altrimenti sono ruzzoloni. Dai e ridai e nel 1994 in Austria Angelo sale per la prima volta sul podio in una gara di Coppa Europa. Dopo di allora è un susseguirsi di allori: nel 1995 in Spagna ai campionati europei vince negli slalom Gigante e Super G ed è secondo nello Speciale; nel 1996 allo Stelvio nelle gare di Coppa del Mondo vince nel Gigante e Super G; nel 1997 e primo nella Coppa del Mondo in una specialità e secondo nelle altre due; nel 1998 è ancora tra i primi in Coppa del Mondo e partecipa alle paralimpiadi di Nagano (Giappone) dove vince due ori, nel Gigante e nel Super G, ed è quarto in discesa Libera e ottavo nello Speciale. Chiude la sua avventura sullo sci nel 1999 piazzandosi ancora nei primi posti nella Coppa del Mondo, ma per Angelo è ora di iniziare una nuova avventura sportiva….
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