Il Gruppo Bracca Pineta si allarga. E di molto. E sfrutta le sorgenti della Pineta di Clusone, forse le stesse che avevano nel secolo scorso dato il via alle “terme” di Groppino producendo quella che è stata chiamata “Goccia di Bosco di Clusone” “Con un potenziale di circa 100 milioni annui di bottiglie, saranno già 15 milioni le bottiglie della nuova acqua commercializzate nel 2021. Un obiettivo raggiunto grazie alle lunghe indagini geologiche per la ricerca della risorsa idrica, alle autorizzazioni Ministeriali ottenute, ai lavori per la costruzione dell’opera di captazione e alla realizzazione di 1 km di tubazioni per il trasporto dell’acqua dalla sorgente che si trova a 200 mt in profondità nella pineta di Clusone fino allo stabilimento di Fonti Pineta”. Luca Bordogna è il presidente del CdA della “Fonti Pineta SPA” (capitale sociale 1.161.000 euro). Attualmente ha impianti dsu una superficie di 8 mila mq su una superficie di proprietà di 18.784 metri quadrati alle Fiorine di Clusone. Adesso i lavori riguardano un’area di 4.225 mq. La nuova area “risulta strettamente annessa all’ambito produttivo già esistente”. Le nuove aree hanno destinazione produttiva e per spazi destinati a magazzini e uffici. Poi aree parcheggi e a carico/scarico (3.360 mq) e locali per il titolare e il personale. Al Comune di Clusone vanno, come “standard qualitativo” 210.853 euro più gli oneri di urbanizzazione per altri 164.225 euro.
Quella di Clusone è la seconda sede produttiva del “Gruppo Bracca” (la prima, quella storica, è appunto la “Bracca”, a Zogno, in val Brembana). I lavori avranno una durata di due anni. “Saranno innalzati e allargati i due torrenti Seraia e Lirone per una lunghezza complessiva di 420 metri, con la costruzione di nuove scogliere in sassi ciclopici lungo le sponde…
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