CASAZZA – La minoranza e le polemiche social. Freti: “E’ l’unico mezzo che abbiamo per farci ascoltare e sulla scuola…”

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La maggioranza, la minoranza e le polemiche social… “che è l’unico mezzo che abbiamo per farci ascoltare”. La goccia che stavolta ha fatto traboccare il vaso è il parco di Mologno, già preso di mira in passato, quando era stata tolta la custodia allo storico gestore, Armando Raineri, scomparso nelle scorse settimane.
I riflettori, come sottolineavamo, si sono accesi sui social network, sul gruppo Facebook ‘Sei di Casazza 2.0’ per la precisione, tra il consigliere di minoranza Roberto Freti e il consigliere con delega all’Ambiente Fabio Bettoni. A scatenare la polemica un post in cui alcune fotografie di un angolo del parco vengono accompagnate dal commento “… e se questa roba puzzolente l’avessero messa fuori casa Vostra?”.
Una domanda che ovviamente ha anche ottenuto delle risposte, proprio quella del consigliere con delega all’ambiente: “Sono stato io a depositare li quel materiale. Mai avrei immaginato di sollevare questo scalpore, essendo una buona pratica impiegata da anni (nelle foto si distinguono, proprio contro il muro, le tracce del materiale scaricato negli anni precedenti). Si tratta di erba e piante acquatiche, tolte dalla parte superiore del torrente che spariscono in qualche settimana, lasciando al suolo un po’ di terra (non è il fango del lago, che obiettivamente è melmoso, quello scende nello scarico del lago com’è naturale che sia). Sfido inoltre chiunque a venire sul posto e sostenere che quel materiale sia puzzolente. Non lo è.
Continuare a fare come si è sempre fatto non è tuttavia un buon modo per migliorarsi, ed avendo scoperto il disappunto dei residenti, troveremo certamente una soluzione diversa.
Però una critica la devo fare. Teniamo conto che i volontari lavorano appunto a titolo gratuito e pertanto è inopportuno avanzare delle pretese nei loro confronti, un approccio cordiale sarebbe certamente più costruttivo: quindi se l’obiettivo era migliorare la gestione del parco, ci si poteva confrontare di persona ed il problema si risolveva in 10 minuti, magari anche aiutandosi vicendevolmente. Se invece l’obiettivo era quello di screditare pubblicamente il lavoro dei volontari, evocando anche responsabilità dell’amministrazione (altrimenti non si spiega l’interessamento di un consigliere di minoranza) beh allora il post su Facebook è perfetto”.
Immediata la risposta di Freti: “Visto anche che mi nomini come consigliere… aggiungo che Facebook, mio malgrado, è l’unico…
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