Una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma. Con un’ipotesi inquietante: “Nostro zio è stato ucciso, sui capelli e sulla barba sono state riscontrate tracce di arsenico”. A metterlo nero su bianco i nipoti di padre Fidenzio Volpi, di Pianico, 75 anni, morto il 7 giugno del 2015, ufficialmente a causa di un ictus causato dallo stress eccessivo, un’ipotesi che non ha convinto nessuno sin da subito. Perché Padre Fidenzio che godeva di ottima salute, era stato nominato Commissario Apostolico da Papa Benedetto XVI nel giugno del 2013 per scoprire cosa stava realmente succedendo all’interno del convento dei Frati Francescani dell’Immacolata di Frigento, conosciuto come ‘il convento degli orrori’. E secondo alcune indiscrezioni Padre Fidenzio qualche giorno prima di morire era molto nervoso e aveva rivelato a un suo collaboratore “Se mi succede qualcosa, sai cosa fare del dossier scritto sull’Ordine dei Frati Francescani dell’Immacolata”. Un Istituto che da tempo era nell’occhio del ciclone, il suo fondatore, padre Stefano Manelli, eletto Superiore generale dell’Istituto la prima volta il 18 maggio 2002 e successivamente riconfermato il 9 maggio del 2008, è indagato dalla Procura di Avellino per violenza sessuale e maltrattamenti ma ci sarebbe un giro di soldi cospicuo (siamo attorno ai 30 milioni di euro) e morti sospette, almeno sei decessi ‘strani’ avvenuti nei conventi diretti da padre Manelli.
Facciamo un passo indietro. 22 luglio 2002, il frate filippino Matthew Lim, 30 anni, cade in un pozzo e muore, giusto qualche giorno prima aveva confidato a una suora ‘ci sono e si fanno cose che non vanno in questo istituto’. Il suo corpo viene trovato nel fondo del deposito d’acqua del convento. E dopo le prime indagini si è scoperto che nella cripta del convento, fatta realizzare proprio nel 2002, sono sepolte almeno 12 persone…
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