(Sandro Moretti)
“Da Pianico a Tokio da Bergamo a Manhattan” è una frase storica di una famosa canzone di Ivan Cattaneo che ben si addice all’avventura del fratello Domizio Cattaneo accompagnato da Emiliano Castellani, tecno-informatico che lo scorso anno, dopo 18 anni di lavoro e vita trascorsi in 東京 Tokyo (Giappone), ha pensato di rientrare a vivere a Pianico a riconferma della natura creativa dei pianichensi DOCG e dell’affetto verso le proprie origini. Non appena l’Italia è stata dichiarata tutta zona gialla (da qui il titolo del tour), entrambi sono saliti sulle loro bike (non elettriche e ben equipaggiate) e da Pianico nell’arco di 12 giorni hanno affrontato i 650Km seguendo quella particolare e famosa Via Francigena che porta alla città eterna. I primi di maggio attraversano i paesaggi della pianura padana sotto la pioggia… per asciugarsi al sole primaverile fra le spettacolari colline liguri-toscane… per poi passare ai paesaggi laziali dell’antica Roma. Infine costeggiando il Tevere giungono il 12 maggio a Roma immortalando l’avventura con una foto storica a S. Pietro (con la piazza vuota per effetto della pandemia). L’idea del bike tour nasce nel bar del paese in un solstizio d’inverno da Domizio che ha unito quel desiderio di Emiliano di riscoprire dopo 18 anni di Giappone la bellezza dei paesaggi e delle tradizioni italiane a quel suo interesse di voler percorrere la famosa “Via Francigena” cioè quell’itinerario storico che già nell’anno Mille veniva tracciato e utilizzato dai monaci e dai pellegrini della Britannia e del Regno dei Franchi e di altre regioni dell’Impero che scendendo dal nord dell’Europa raggiungevano la città eterna. Un percorso che volutamente attraversava paesaggi incantevoli e città cariche di storia e di arte che sono da sempre presenti nel nostro Bel Paese (e che ancor oggi tutto il mondo ci ammira). E perché non farlo in bici rispetto alla comoda automobile? Detto fatto. “E’ stata un’esperienza interessante che consigliamo a tutti – afferma Emiliano Castellani – che oltre a far dimenticare la tristezza del momento pandemico, offre l’opportunità di poter riscoprire il significato di essere italiani e valorizzare ancor di più di quanta bellezza artistica, culturale e paesaggistica ci sia nel nostro paese e… non per ultimo aver vissuto momenti di socializzazione simpatici e conviviali del tutto casuali per tutta la durata del viaggio”. “Scoprire percorsi tortuosi, affrontare i declini delle colline e le salite degli Appennini passare da una regione all’altra – commenta Domizio Cattaneo – è qualcosa di unico e stimolante così come è emozionante lo scorgere Piazza S.Pietro dopo 12 giorni intensi in giro per l’Italia. Al rientro in Pianico, rimane la soddisfazione di aver conquistato la meta, visitato paesi e città suggestivi…
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