PARRE – LA STORIA – Gli scarpinocc da Parre ad… Abu Dhabi

634

Persone che emigrano e tradizioni che si conservano. Da Parre ad Abu Dhabi. Una famiglia che si è trasferita per lavoro e un piatto tipico impresso nel cuore oltre che nello stomaco. Al punto da volerlo far conoscere alle persone che vengono da altre parti del mondo.

Sara Bossetti rivela dal proprio cognome le origini parresche. Da una decina d’anni, però, vive ad Abu Dhabi, dove i suoi due figli frequentano una scuola americana. “I miei nonni Giovanna Cossali e Battista Bossetti erano di Parre – inizia a raccontare -. Poi i miei genitori si sono trasferiti a Pavia, io con la mia famiglia invece vivo ad Abu Dhabi. Ci siamo trasferiti qui per il lavoro di mio marito, che è un geologo. I miei figli, Caterina di 11 anni e Filippo di 7 anni, frequentano una scuola americana, la American Comunity School”.

E proprio da un’iniziativa della scuola è nata l’occasione di rispolverare una tradizione legata alle proprie origini. “Una volta all’anno la scuola organizza l’International day, un evento in cui i ragazzi di ogni nazione presentano qualcosa delle proprie tradizioni. Con la pandemia è venuta meno questa possibilità, così hanno pensato di pubblicare un libro che racconta le ricette delle varie nazioni, quelle ricette che per le famiglie rappresentano casa”. E la famiglia Coscia non ha avuto dubbi. “Per noi sono gli scarpinocc di Parre. Con i miei figli ci siamo messi a prepararli e abbiamo pubblicato la nostra ricetta nel libro intitolato ‘Sit at our table’, insieme ai piatti di Canada, Islanda, Libano, Giappone, Cina, Colombia e molte altre nazioni al mondo. Abbiamo pensato poi di contattare il sindaco di Parre per regalare una copia del libro alla biblioteca comunale”.

E infatti il primo cittadino Danilo Cominelli ha ricevuto il dono direttamente dalle mani del piccolo Filippo, in occasione di una visita in Italia della famiglia Coscia. “Veniamo sempre per le vacanze estive e ogni tanto anche per quelle invernali – racconta ancora Sara –. Il legame con Parre per me è rimasto: oltre ad essere il luogo di origine dei miei nonni paterni, Parre è il paese in cui io personalmente ho vissuto per quattro anni mentre frequentavo l’Accademia Carrara. Abbiamo una famiglia molto grande e ancora oggi ci si frequenta e ci si conosce tutti: ogni tre anni, in particolare, ci incontriamo con i discendenti di mio bisnonno. In tutto siamo in 250: la maggior parte vive ancora a Parre, alcuni si sono trasferiti in Lomellina. Partiamo così in pullman da Pavia: a Parre partecipiamo insieme alla Messa e poi mangiamo gli scarpinocc”.

SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 4 GIUGNO

pubblicità