57 famiglie ricevono i pacchi alimentari a Sovere. Numeri altissimi. Da fare accapponare la pelle. 57 nuclei famigliari in un paese di poco più di 5200 persone. La pandemia sta passando come un tornado anche sul fronte economico, se prima del covid le famiglie che ricevevano i pacchi alimentari erano 35 ora dopo un anno e mezzo sono 57. A gestire l’emergenza, perché di emergenza si tratta è l’associazione Sovere Vol.A coordinata da Angela Suardini, moglie del sindaco Francesco Filippini: “Con me una quarantina di volontari, sono fortunata, è un paese con mille risorse, ci si da una mano e mai come adesso ce n’è bisogno”. Angela ha appena programmato i viaggi per il mese di giugno per accompagnare gente del paese a fare visite mediche: “Mediamente due viaggi al giorno, insomma, non stiamo mai fermi. E i volontari danno una mano ovunque ce ne sia bisogno, ad esempio nella giornata dell’ecologia con la pulizia dei sentieri, una ventina dei nostri sono andati a dare una mano”. Un pacco alimentare ogni 15 giorni, ne ha diritto chi ha un reddito basso: “Non c’è lavoro e cosi si creano situazioni davvero delicate. Ma ricevono il pacco anche anziani che magari vivono con la moglie che non percepisce la pensione e non ce la fanno”. Angela racconta: “Andiamo a Milano, al banco alimentare Muggiò, il Comune paga un tot di soldi per ogni persona. Lì i supermercati più grandi fanno confluire i loro prodotti, pasta, olio, riso, latte, insomma beni di prima necessità, che poi redistribuiamo. Abbiamo preso una cella frigorifera che teniamo nella sede dove conserviamo cibi freschi”. Angela, presidente ormai da 3 anni di Sovere VolA va sempre di fretta: “Però sono felice così, abbiamo anche un mezzo che ci hanno regalato ed è bellissimo, ed è ancora più bello vedere che la gente è disposta ad aiutare. E in paese c’è tanta gente disponibile a dare una mano e questo è un segnale forte di unione. Nel periodo della pandemia abbiamo avuto gente che ha donato anche soldi, e con quei soldi siamo riusciti ad acquistare alcune cose per famiglie bisognose, insomma, da soli si fa poco, insieme si fa molto”. La tua più grande soddisfazione? “Donare un po’ del mio tempo a chi ne ha bisogno, portare la spesa a qualcuno e fermarmi ad ascoltare i loro problemi, mi raccontano tutto, diventi quasi una psicologa, condividi storie, preoccupazioni e molto altro”…
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